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Ci tengo innanzitutto ad esprimere la mia più sincera e sentita solidarietà alla Cgil tutta, ai suoi lavoratori e al segretario Maurizio Landini per la vile aggressione di cui sono stati vittima alcuni giorni fa. E credo che, allo stesso modo, netta e senza esitazioni debba essere la condanna per tali atti di violenza e per i loro esecutori.
Fortunatamente molto numerose sono state in questi giorni le manifestazioni di vicinanza al sindacato da parte di cittadini e rappresentanti delle istituzioni, a testimonianza di quanto radicata sia la consapevolezza della funzione di presidio in difesa dei valori democratici che il sindacato da sempre svolge nel nostro Paese. Quegli stessi valori democratici, incardinati nella Costituzione, che l’aggressione intendeva calpestare e che invece risultano oggi ancor più forti.
Le indagini in corso appureranno le responsabilità individuali e l’eventuale premeditazione e pianificazione dell’aggressione, ma chiari ed evidenti, e quindi da condannare immediatamente, appaiono i toni violenti utilizzati nelle comunicazioni tra gli iscritti e dai leader dei movimenti politici di estrema destra durante le manifestazioni che sono culminate nell’attacco alla sede della Cgil di Corso d'Italia. Il rischio che queste frange estreme possano saldarsi al malcontento presente nel Paese per gli effetti economici e sociali di lungo periodo della pandemia è reale e va contrastato in ogni modo. Rifiutando qualsiasi incauto parallelismo storico, ritengo che occorra mettere in campo ogni azione possibile per evitare che forme di strumentalizzazione e derive antidemocratiche possano avere anche solo una minima possibilità di farsi spazio nella vita pubblica. È compito di ogni cittadino, attraverso la pratica quotidiana, difendere e riaffermare i valori dell’antifascismo e della democrazia. I fatti di Roma di sabato scorso ci dicono che il modo giusto per farlo è ponendosi oggi al fianco del sindacato e delle lavoratrici e dei lavoratori che rappresenta.
Per questo parteciperò convinto alla manifestazione indetta dalla Cgil per sabato 16 ottobre!
Massimo Bray, direttore generale della Treccani