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Tutti in piazza oggi i lavoratori del gioco pubblico in concessione, comparto che occupa oltre 150mila addetti della distribuzione specializzata del gioco legale, molti dei quali lavoratori dipendenti nelle sale gioco, sale bingo, case da gioco, tutt'ora in sospensione e in regime di ammortizzatori sociali, dimenticati dalle istituzioni e con una prospettiva incerta sul riavvio delle attività.
La giornata di mobilitazione nazionale #IlLavoroVince, promossa dai sindacati nazionali di categoria Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs e dal coordinamento nazionale unitario delle strutture e dei delegati, si sta svolgendo con manifestazioni in contemporanea davanti alla prefetture o alle sedi dei consigli e delle giunte regionali a Milano, Roma, Torino, Bologna, Genova, Venezia, Rimini, Brindisi e Palermo e domani a Termoli e Campobasso.
Le immagini da Torino.
Le immagini di Genova, dove i sindacati di settore liguri dichiarano di essere in piazza "per evidenziare la situazione in cui versa un intero settore, ormai chiuso da ottobre dell'anno scorso". "Nonostante la piccola ripresa per il turismo, il settore del gaming è fermo e i lavoratori stanno percependo con molta difficoltà persino gli ammortizzatori sociali - spiega Maurizio Fiore della segreteria Filcams Cgil Liguria - Quello che chiediamo oggi alle istituzioni locali e nazionali è che si diano risposte immediate per la ripresa della loro attività. Parliamo a Genova di circa 200 lavoratori, in Liguria superiamo abbondantemente i 500". Anche i ristori, dicono i sindacati, sono al momento insufficienti.
La protesta in Sicilia, dove gli appuntamenti sono a Palermo e Messina.
Obiettivo: "Sensibilizzare le istituzioni sul grave problema occupazionale che si profila all'orizzonte a causa del prolungare delle chiusure del settore e delle normative locali che stanno entrando in vigore" come si legge in una nota. I sindacati sollecitano "una uniforme riapertura del settore tenuto anche conto dei protocolli e degli avvisi comuni sottoscritti dalle Parti Sociali che garantiscono la riapertura delle sale gioco in totale sicurezza. Le tre sigle accendono ancora i riflettori sul sistema occulto di gioco che sta prendendo piede con i luoghi del gioco legale chiusi; ad aggravare la situazione le scelte politiche di alcune Regioni ancor più limitanti che complicano ulteriormente la vita delle imprese e dei lavoratori.
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