Oggi, martedì 1° ottobre, è la Giornata internazionale dell’anziano. Quest’anno le Nazioni Unite hanno deciso di dedicarla ai temi della cura e alla necessità di assicurare assistenza e sostegno alle persone anziane.

L’invecchiamento della popolazione, infatti, è una tendenza che sta ridisegnando le società in tutto il mondo e, secondo le stime, entro il 2030, il numero degli anziani supererà quello dei giovani.

Proprio con l’invecchiamento della popolazione, quindi, i bisogni di un sistema sanitario inclusivo e di servizi sociali di sostegno sta crescendo notevolmente.

“Si tratta di una sfida che il nostro Paese non può permettersi di mancare – commenta Tania Scacchetti, segretaria generale dello Spi Cgil – e che purtroppo invece viene tradita dalle politiche messe in campo da questo governo, che tagliano la spesa pubblica, a partire dalla sanità e dal mancato finanziamento della legge sulla non autosufficienza e che non sostengono adeguatamente la tenuta del potere d’acquisto dei pensionati, con politiche fiscali che penalizzano in particolare lavoratori e pensionati - in special modo le donne - e che non contrastano evasione ed elusione a vantaggio delle rendite e dei profitti”.

La segretaria del sindacato pensionati quindi aggiunge: “La sfida della demografia dovrebbe essere vista come l’occasione di ripensare e di rilanciare le politiche pubbliche all’insegna della centralità delle persone, dei loro bisogni, attraverso politiche di giustizia fiscale, contrasto alla povertà, incremento della riposta sanitaria e socio sanitaria, tutela delle pensioni, per consentire alle persone anziane di vivere dignitosamente e di sentirsi ancora protagoniste della vita sociale”.

“Temi e rivendicazioni – conclude – che meritano la grande mobilitazione che come Spi Cgil abbiamo messo e continueremo a mettere in campo”.