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Il Sud è in rivolta. A scatenare la rabbia dei governatori meridionali e del Lazio – persino il presidente siciliano Renato Schifani, allineatissimo al governo, si è detto, secondo le cronache, “basito” – è stata la circolare che il ministero della Salute ha inviato ai dirigenti regionali della sanità nella quale, in sostanza, si negano i farmaci gratuiti contro la bronchiolite alle regioni in piano di rientro dal disavanzo sanitario, una malattia che colpisce i neonati e che può avere anche conseguenze gravissime. Proprio in questi giorni i pediatri stavano promuovendo la campagna vaccinale e avvisando le famiglie nelle quali ci sono bambini fino al primo anno di età, in tutto quasi 400mila.
Logiacco, Cgil Calabria: “Una ulteriore discriminazione, questa volta a danno dei più piccoli”
“La decisione assunta dal ministero della Salute di fatto blocca la campagna di somministrazione del vaccino contro la bronchiolite per i neonati delle regioni in piano di rientro – scrive con amarezza la segretaria confederale della Cgil Calabria, Celeste Logiacco – Un’ulteriore discriminazione, questa volta a danno dei più piccoli, che spacca il Paese rispetto a uno dei diritti assolutamente da garantire. Il diritto alla vaccinazione nello specifico e di conseguenza alla salute non può essere subordinato e garantito solo in quelle regioni che hanno risorse e un bilancio autonomo”.
“Non si possono discriminare i più piccoli – scrive Logiacco – a seconda della regione nella quale nascono.
Una decisione inaccettabile che penalizza il già precario e spesso non garantito accesso alle cure alle categorie più fragili in una regione come la Calabria dove la mortalità perinatale è pari al doppio rispetto a quelle di altre regioni. Questo è solo l’inizio di quello che accadrà con l'autonomia differenziata”.
Ricci, Cgil Napoli e Campania: "Rappresentazione plastica degli effetti dell'autonomia differenziata"
"Come volevasi dimostrare: secondo il Governo il diritto alla salute e alle cure per i cittadini italiani avverrà in base alla residenza e alle risorse che la Regione di riferimento potrà permettersi. È scandalosa la presa di posizione del Ministero della Salute sul vaccino negato in pediatria alle regioni del Sud, al pari del dietrofront dopo le proteste", dichiara Nicola Ricci, segretario generale della Cgil Napoli e Campania.
"Non c'è solo – sostiene – la rappresentazione realistica di cosa potrebbe accadere con l'Autonomia differenziata, ma l'altro vero tema è che il Governo non vuole fare chiarezza nè sui Lea nè sui Lep. La dimensione pubblica della sanità nel nostro Paese deve essere difesa e sorretta da risorse dirette dal Pil e interventi che non abbiamo nella spesa storica, e in altri indicatori, i vincoli che spingono i diritti sociali e di salute sulla strada delle diseguaglianze. Cosi come non osiamo immaginare che anche le campagne vaccinali eccezionali possano essere affidate a una sanità privata. Giorno dopo giorno – conclude Ricci – il Governo registra sempre di più segnali di arretramento politici e democratici che contrasteremo in ogni forma e azione".