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"Giuro di essere fedele alla Repubblica e di osservarne lealmente la Costituzione e le leggi e di esercitare le mie funzioni nell'interesse esclusivo della Nazione". È la formula che il nuovo presidente del Consiglio Mario Draghi e tutti i 23 ministri hanno recitato di fronte al Capo dello Stato. Il nuovo esecutivo guidato dall'ex numero uno della Bce inizia così il suo cammino.
È stata la prima cerimonia di insediamento in epoca covid. Tra una firma e l'altra la penna è stata sanificata e dopo la lettura della formula non ci sono state strette di mano tra il presidente della Repubblica, il premier e i ministri, ma solo un saluto finale con gli auguri di rito. Ministri distanziati anche durante la foto ufficiale nel Salone dei Corazzieri, scattata da un pool di fotografi sorteggiati e da quelli ufficiali della presidenza della Repubblica.
La cerimonia. Si è svolto alle 13.13 a palazzo Chigi il passaggio della campanella, con la consegna da parte del presidente del Consiglio uscente, Giuseppe Conte, dello strumento con cui si dà inizio alle riunioni del Consiglio dei ministri e che segna formalmente il passaggio di potere. Conte ha lasciato tra gli applausi palazzo Chigi. Alle 14 il primo Consiglio dei ministri del nuovo esecutivo.
Verso la fiducia. Il presidente del Consiglio Mario Draghi terrà nell'Aula del Senato le comunicazioni sulla fiducia al suo governo mercoledì a partire dalle ore 10. Dopo aver tenuto il suo discorso al Senato, Draghi si recherà alla Camera per consegnare il testo delle proprie dichiarazioni programmatiche.
La lista dei ministri. Quattro dicasteri assegnati al M5s, tre ciascuno a Partito Democratico, Lega e Forza Italia. Passo indietro sulle quote rosa: 8 donne e 15 uomini. I tecnici sono otto. Ecco tutti i ruoli: Interno, Luciana Lamorgese (tecnico); Giustizia, Marta Cartabia (tecnico); Difesa, Lorenzo Guerini (Pd); Economia, Daniele Franco (tecnico); Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti (Lega); Esteri: Luigi Di Maio (M5s); Istruzione, Patrizio Bianchi (tecnico); Università, Cristina Messa (tecnico), Lavoro, Andrea Orlando (Pd); Agricoltura, Stefano Patuanelli (M5s); Infrastrutture e Trasporti, Enrico Giovannini (tecnico); Salute, Roberto Speranza (Leu); Cultura, Dario Franceschini (Pd); Turismo, Massimo Garavaglia (Lega); Politiche giovanili, Fabiana Dadone (M5s); Affari regionali, Mariastella Gelmini (FI); Pubblica amministrazione: Renato Brunetta (FI); Disabilità, Erika Stefani (Lega); Pari opportunità, Elena Bonetti (Iv); Mezzogiorno, Mara Carfagna (FI); Transizione ecologica, Roberto Cingolani (tecnico); Transizione digitale, Vittorio Colao (tecnico); Rapporti con il Parlamento, Federico D'Incà (M5s); sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Roberto Garofoli (tecnico).