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Tornano le tende degli studenti. Questa mattina (25 settembre), davanti alla Sapienza di Roma, si è svolta l'iniziativa di lancio della mobilitazione nazionale "Vorrei un futuro qui" promossa dall'Unione degli universitari. Ulteriori iniziative sono in corso a Torino, Bologna, Perugia, Lecce e Palermo. Nei prossimi giorni, altre 20 città si uniranno alla protesta. Intanto, l'Udu invita la ministra Bernini a passare alla tendopoli davanti alla Sapienza, che conta circa 30 tende.
Alessia Polisini, Udu
Dopo la prima notte passata in tenda, gli universitari non hanno intenzione di mollare e continueranno a dormire in tenda. La richiesta del sindacato studentesco è scritta su un assegno gigante. "Abbiamo compilato – spiegano dall'Udu – un assegno enorme firmato dalla ministra Bernini, con un importo da due miliardi di euro. Si tratta della cifra che chiediamo al Governo per il diritto allo studio. Serve urgentemente un investimento in studentati pubblici, borse di studio, fondo affitti, salute mentale e contrasto al caro libri. Non si tratta di una cifra irraggiungibile: basti pensare che l'Italia investe sull'istruzione terziaria soltanto lo 0,7% del Pil, contro l'1,1% della media Ocse".
Resta centrale la crisi abitativa e la gestione dei fondi Pnrr, sui quali il sindacato studentesco non fa sconti al Governo: "Ancora in questi giorni, la ministra Bernini è tornata a difendere la gestione dei fondi. Nonostante le risorse stiano andando principalmente ai privati e i numeri gonfiati dei posti letto, dal ministero continuano a ripetere che è il massimo che potevano fare. Ma noi non ci accontentiamo: vogliamo che i posti letto finanziati dal Pnrr siano accessibili a tutti gli studenti, basta posti letto che costano 700 euro al mese. Noi restiamo qui e invitiamo la ministra Bernini a venire a trovarci, per confrontarsi con noi sulla prossima legge di bilancio e sul Pnrr. Vogliamo raccontarle le difficoltà degli studenti fuorisede che non riescono a pagare l'affitto".
Alle tende sono già passati Alfredo D'attore e Marta Bonafoni del Partito Democratico, nonché Vittoria Baldino e Francesco Silvestri del Movimento 5 Stelle. Presenti anche diversi dirigente della Cgil.