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Se passasse così com’è, la legge sull’autonomia differenziata rappresenterebbe una sorta di certificazione dello svuotamento stesso della Costituzione. In primis perché sancirebbe nel concreto la presenza di un Paese diviso in due, dove non tutti e tutte potrebbero godere degli stessi diritti o accedere alle stesse opportunità.
Un Paese dove verrebbe a mancare la responsabilità e il dovere costituzionale dello Stato di garantire le pari opportunità e l’accesso universale a quella ricchezza collettiva che restituisce coerenza all’art.3 della Costituzione e cioè il compito di rimuovere gli ostacoli che impediscono il pieno sviluppo della persona.
Per questo, noi del Forum Disuguaglianze e Diversità che siamo un’alleanza politica e culturale basata proprio su quell’articolo, abbiamo promosso con la Cgil e le tante realtà del civismo attivo, dei movimenti e dell’autorganizzazione sociale la manifestazione nazionale “La Via Maestra. Insieme per la Costituzione” prevista per il 7 ottobre a Roma.
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Perché opporsi in modo netto e contrastare la legge sull’autonomia differenziata non è solo giusto nel merito ma è giusto perché rappresenta l’essenza stessa dell’impianto politico e culturale su cui si stanno declinando le politiche della destra messe in atto in questi mesi.
Solo per fare qualche esempio: la cancellazione del reddito di cittadinanza per sostituirlo con una misura categoriale che divide i poveri tra buoni e cattivi e la spinta a precarizzare ulteriormente la condizione dei lavoratori e delle lavoratrici. Provvedimenti fortemente “restauratori” e conservatori accompagnati da un fortissimo senso di rivalsa culturale, sui temi delle differenze, dei diritti civili, della famiglia, e spesso sommati a un approccio marginalizzante e repressivo nei confronti dei disagi, delle marginalità, della conflittualità sociale come è avvenuto in modo lampante e vergognoso con il decreto Caivano.
Ancora, i primi segnali di politiche fiscali mirano in modo evidente alla cancellazione della progressività che, come sappiamo, è prima garanzia di quella distribuzione di ricchezza che consente lo sviluppo di servizi e opportunità, in primis su salute, educazione, trasporti, contrasto alle povertà e alle disuguaglianze.
Per noi del ForumDD è un appuntamento importante, non solo per la sua piattaforma e per i suoi immediati obiettivi ma perché può rappresentare l’avvio di un percorso in cui tutte e tutti quelli che ogni giorno provano a costruire un’alternativa al modello liberista e a determinare le condizioni per costruire una società più giusta dal punto di vista sociale e ambientale, possano trovare le forme, le modalità, i linguaggi e i luoghi per rendere stabile, orizzontale e partecipata un’opposizione sociale e concreta nel Paese.
Una piattaforma politica e sociale capace di difendere e rilanciare un welfare, una sanità, una scuola pubblica e universale e restituire potere al lavoro e alle lavoratrici e ai lavoratori. Per tenere alta l’attenzione sui diritti degli individui e delle libertà personali, perché oggi è del tutto evidente che dare i diritti per scontati è un grave errore.
Per questo sono centrali le parole e i valori richiamati nell’appello della manifestazione “La via maestra” e per questo saremo convintamente come Forum Disuguaglianze e Diversità in piazza il 7 ottobre.
Andrea Morniroli, Forum Diseguaglianze e Diversità