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Un incontro "utile", ma che, per essere tale, "non può restare episodico. Servono continuità. E fatti concreti". Così Alfio Mannino, Sebastiano Cappuccio e Claudio Barone, segretari rispettivamente di Cgil Cisl e Uil della Sicilia, riguardo alla riunione svoltasi nel primo pomeriggio di venerdì 18 ottobre, nella sede della prefettura di Palermo, tra il ministro per il Sud e la coesione territoriale Giuseppe Provenzano e i vertici regionali dei sindacati.
"Al ministro – hanno informato Mannino, Cappuccio e Barone - abbiamo chiesto di stabilire un appuntamento periodico per valutare assieme, sistematicamente, lo stato dell’arte delle politiche che attraverso lo sviluppo del sud puntino a chiudere il gap che separa sud e nord». Un obiettivo che è nell’interesse, non solo del Sud, ma del Paese e delle sue stesse prospettive nell’economia globale.
"Abbiamo invitato il ministro – hanno aggiunto i segretari – a impegnare davvero il governo di cui è parte nella celere attuazione della norma che stabilisce che il 34% della spesa pubblica ordinaria dello Stato sia destinato al Sud. E abbiamo indicato una serie di priorità". Per Cgil Cisl e Uil, meritano centralità e "un colpo d’ala", misure sul fronte delle infrastrutture, della fiscalità di sviluppo, del welfare, della semplificazione amministrativa. Interventi per Blutec, Almaviva e per l’area industriale di Gela. E politiche che spingano nella direzione dell’economia circolare e del lavoro produttivo.
Inoltre, i sindacati hanno "preso atto della volontà manifestata da Provenzano", di accelerare sulla riprogrammazione dei fondi Ue, di rafforzare la strategia per le aree interne. E di aprire un dialogo con gli enti locali relativamente ai temi dell’infrastrutturazione sociale.