Un “grande bluff”, e nient’altro. Così il Silp Cgil, sindacato che rappresenta i lavoratori della Polizia di Stato, giudica le misure previste dalla legge di Bilancio per la categoria. "In questi anni, abbiamo spesso dovuto sottolineare quanto sia insidiosa e inaccettabile la propaganda istituzionale che gioca sulla pelle dei lavoratori e delle lavoratrici della Polizia di Stato," afferma Pietro Colapietro, segretario generale del Silp Cgil. "Oggi, ci troviamo a dover nuovamente esprimere il nostro rammarico nel constatare che le promesse fatte si traducono in cifre insignificanti".

"Da tempo – prosegue Colapietro –, nelle nostre piattaforme rivendicative, insistiamo sulla necessità di aumentare il valore dell'ora di lavoro straordinario. Dobbiamo lavorare meno e essere pagati meglio. Ma con l'allocazione di 100 milioni di euro per il pagamento degli straordinari arretrati, ci troviamo di fronte a una grande illusione”.

Per il Silp si tratta di “fondi destinati a tutto il comparto sicurezza e non solo alla Polizia di Stato”, quindi sono “risorse che, anche se assegnate alla nostra amministrazione, non coprirebbero nemmeno lontanamente il debito accumulato negli ultimi due anni. Questi 100 milioni rappresentano un semplice pannicello caldo, che servirà a sanare solo in parte il gravoso arretrato. Se a tutto questo aggiungiamo il paventato taglio di 1,5 miliardi al bilancio complessivo del ministero dell'Interno, ben si comprende la gravità della situazione”, aggiunge Colapietro.

Insomma, incalza il dirigente sindacale, “è una presa in giro, l'ennesima, per tutti coloro che indossano una divisa. Inoltre, le risorse per il contratto sono palesemente insufficienti e vengono presentate come abbondanti, mentre le assunzioni continuano a mancare”. Queste “non sono nuove risorse, ma semplici risparmi di spesa, frutto di concorsi straordinari non effettuati o altri ritardi. La realtà è chiara: sono soldi assolutamente insufficienti. In sostanza, si tratta di un grande bluff. L’ennesimo”, conclude Colapietro.