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La voce dei Caaf Cgil in Piazza Maggiore a Bologna lo scorso 6 maggio, presenti con il loro nuovo striscione. Un modo per sottolineare ancora di più la propria partecipazione a una mobilitazione le cui istanze toccano tanti punti che sono il pane quotidiano dell’attività dei centri di assistenza fiscale.
“Le ragioni per cui siamo in piazza oggi – sottolinea Costantino Ricci, presidente Caaf Cgil Emilia-Romagna – sono principalmente due: chiedere una riforma fiscale che restituisca soldi nelle buste paga ai lavoratori e alle lavoratrici e che sia strutturale, non a tempo. Ridurre la precarietà, ma soprattutto ottenere quelle riforme necessarie alle persone per restituire loro dignità nella vita e nel lavoro".
"Abbiamo voluto esserci – dichiara Daniele Mercati, amministratore delegato Caaf Cgil Toscana – perché si parla di cuneo, si parla di fisco, si parla di delega fiscale. Ci sono tante cose che vanno chiarite. Una riduzione del cuneo che durerà solo pochi mesi e poi non si sa che fine farà, il reddito di cittadinanza che aveva senz'altro delle pecche ma andava semplicemente migliorato. Se non si crea il lavoro, inutile pensare che gli strumenti che si mettono in campo possano dare frutti”.