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“Siamo da subito disponibili per uno specifico e urgente incontro con il ministero delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili e il ministero della Cultura per rappresentare le nostre preoccupazioni e necessità per le attività portuali e marittime di Venezia, direttamente coinvolte dal nuovo provvedimento ma soprattutto per offrire ai lavoratori certezze e non promesse”. A sostenerlo, il segretario nazionale della Filt Cgil, Natale Colombo, sulle misure del Governo per il transito delle grandi navi a Venezia, sottolineando che “la tutela dell'ambiente e della laguna di Venezia non possono essere scambiate con una perdita importante di posti di lavoro”.
“Non abbiamo nessuna contrarietà - spiega il dirigente sindacale - a salvaguardare la laguna di Venezia e le sue bellezze e rispettiamo tutto e tutti ma a patto che non si abbandonino le imprese ed i lavoratori coinvolti, già pesantemente danneggiati dagli effetti della pandemia sul traffico passeggeri e crocieristico in particolare. I diritti dei lavoratori non possono essere zittiti con i 157 milioni del fondo, utile a realizzare anche gli approdi provvisori a Marghera. E’ la solita politica dei due tempi che rischia di annunciare l'ennesimo disastro all'economia del Paese ed in particolare del territorio veneziano”.
“Siamo - afferma infine il sindacalista - per una soluzione capace di contemperare le due necessità, affinché la tutela dell'ambiente e del lavoro possano essere garantite alla pari in una soluzione senza vuoti di operatività per dare continuità all'economia di quel territorio”.