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“L’intero sistema dell’istruzione pubblica è in fase di estrema sofferenza, e non basta citare qualche illustre caso di eccellenza per svicolare dal centro della questione. Ora, però, ci sembra che pur essendo questa una delle questioni centralissime più volte riecheggiata nei documenti dei sindacati, delle associazioni, dei movimenti, non abbia ancora ricevuto quell’attenzione particolare che essa merita nel confronto sul programma dei partiti che daranno vita al nuovo governo”. Lo afferma il segretario generale della Flc Cgil Francesco Sinopoli in un lungo intervento sull’Huffington Post.
Per il dirigente sindacale, “intervenire sul sistema dell’istruzione pubblica significa immaginare un’elaborazione strutturale dei cambiamenti possibili che non sia subalterna alla logica del tempo breve, dell’oggi. La scuola, l’università, la ricerca, le accademie italiane vivono una fase di acuto sottofinanziamento. Ce lo dicono tutti gli indicatori nazionali e internazionali: siamo sotto di almeno un punto di Pil rispetto alla media europea, pari a circa 18 miliardi”. Dunque, “una Costituente della scuola e dell’istruzione pubbliche potrebbe essere una prima risposta alla necessaria rielaborazione della riforma complessiva e strutturale. Noi ci siamo”.