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"Mentre attendiamo di conoscere i testi dei decreti attuativi del nuovo Codice degli appalti pubblici, senza mettere in discussione la serietà e la professionalità del Consiglio di Stato, chiediamo al Governo di aprire, già nei prossimi giorni, un tavolo di confronto con i sindacati, dando prosecuzione a quanto di buono messo in campo nei mesi scorsi con la legge delega". Ad affermarlo, in un comunicato, il segretario confederale della Cgil, Giuseppe Massafra.
“Riteniamo che le tutele presenti nel passato Codice e le nuove tutele previste dal decreto 77/2021 prima e dalla legge delega 78/2021 dopo, vanno armonizzate e rafforzate. E come più volte già ribadito siamo assolutamente contrari all'ipotesi di liberalizzazione del subappalto 'a cascata', va invece rafforzata l’inderogabilità sulle misure a tutela del lavoro, della sicurezza, del contrasto al lavoro irregolare e al dumping contrattuale, della legalità e della trasparenza, escludendo, in ogni caso, il ricorso al massimo ribasso e generalizzando la clausola sociale”, prosegue il dirigente sindacale.
"Inoltre, alla luce della sentenza d'incostituzionalità dell’articolo 177, che stabiliva l'obbligo di affidare all'esterno l'80% dei contratti di lavori, servizi e forniture, va nuovamente regolamentata la normativa. Infine, vanno valorizzati, escludendoli dalla base d'asta soggetta a ribasso, i costi relativi alla sicurezza e della manodopera, cosi come definita dai contratti collettivi nazionali e territoriali di settore: tutto questo, per mettere in campo una lotta senza quartiere al dumping contrattuale, confermando l'obbligatorietà delle clausole sociali, a garanzia della stabilità occupazionale inerente ai cambi d’appalto", conclude l'esponente Cgil.