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Gli studenti occupano la scuola, la preside mette tutti in Dad per contrastare l'occupazione e proseguire la didattica. Ma questo non si può fare. Accade a Roma, al liceo Nomentano, uno dei quattro istituti occupati insieme dagli studenti del terzo municipio, che hanno redatto una piattaforma comune. Contro il gesto la dirigente scolastica ha deciso di ricorrere alla Didattica a distanza, chi non si presenterà all'appello digitale verrà segnato assente. Un atto illegittimo.
La preside ha annunciato la scelta in una circolare: "In attesa di poter riprendere le lezioni in presenza - si legge -, a causa dell’occupazione dei tre edifici scolastici, al fine di garantire il diritto allo studio di coloro i quali si sono dissociati dall’occupazione, vi comunico che le lezioni riprenderanno in modalità a distanza da mercoledì 24 novembre". Poi un passaggio che ha dell'incredibile: "Potranno collegarsi gli studenti che non sono impegnati nell’occupazione della scuola. Interrogazioni e verifiche scritte saranno rinviate al rientro in presenza". Tutto questo, appunto, non rientra nelle facoltà dei dirigenti scolastici.
Non si è fatta attendere la reazione della Flc Cgil e della Rete degli Studenti, che condannano la situazione dichiarando "inaccettabile" il ricorso alla Dad durante una protesta studentesca. "La protesta arriva in un periodo di mobilitazione generale degli studenti e delle studentesse e del mondo della scuola tutto: dopo le piazze del 19 Novembre a Roma e in tutto il Paese, gli studenti e le studentesse romane hanno deciso di occupare diverse scuole della Capitale. Tra queste anche entrambe le sedi del Nomentano". Inizia così la nota di Luca Bertuccio della Rete degli studenti medi del Terzo municipio e Claudio Musicò della Flc Cgil Rieti, Roma-Est e Valle dell’Aniene.
La preside ha poi disposto la Dad. “Come Flc e Rete degli studenti - proseguono - riteniamo inaccettabile l’utilizzo fuori contesto della didattica mista e a distanza". Questa, spiegano, "è stata uno strumento di emergenza fondamentale nella prima parte della pandemia, ma deve limitarsi ad essere utilizzato per l’emergenza Covid, come afferma il DL 111/21 ed il Ccni sulla didattica a distanza stipulato tra il ministero e i sindacati. Chiediamo alla dirigenza - dunque - il ritiro immediato della circolare e il riconoscimento dello stato d’occupazione della scuola”.