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Il tempo stringe. Ormai mancano cento giorni all’apertura della porta Santa della basilica di San Pietro e da oggi inizia il countdown: a Roma sono attesi 32 milioni di pellegrini, che si aggiungeranno ai turisti laici, non legati all’anno santo.
Per ogni visitatore è prevista una spesa da parte del governo di 4 euro e 33 centesimi per migliorare il decoro, 1 euro e 19 per l’accoglienza, 2 euro e 70 per potenziare la sicurezza sulle strade e soltanto 1 euro e 23 centesimi per migliorare il trasporto pubblico. Cultura e turismo: non pervenuti.
“Serve un cambio di passo da parte del governo e delle istituzioni locali al fine di reperire maggiori risorse e costruire la partecipazione”, spiega il segretario generale della Cgil di Roma e Lazio, Natale Di Cola. “All’appello mancano almeno cinquecento milioni, a partire dal settore dei trasporti e della mobilità che rischia di essere il tallone d’Achille. La prossima finanziaria sarà l’ultima occasione per il governo di intervenire con decisione e dimostrare che non intende abbandonare la sua capitale”.
Il sindacato si rivolge direttamente al sindaco di Roma Roberto Gualtieri: “Un anno fa la Cgil ha lanciato il progetto ‘Roma si Prepara’ perché dalla riuscita del Giubileo passa una parte cruciale della rigenerazione di cui la capitale ha bisogno, dopo il lungo declino che ha vissuto – sostiene Di Cola – la posta in gioco non è il successo di una singola amministrazione comunale ma dell’intera comunità. Gli accordi per la salute e gli impegni contro il lavoro povero e precario, firmati con l’amministrazione, vanno nella giusta direzione. Ora possiamo provare a centrare un grande obiettivo: fare presto e bene”.
La Cgil capitolina chiede al Campidoglio di convocare le forze sociali e produttive “per condividere quel patto di comunità necessario a realizzare il ‘Giubileo dei Cittadini’, affinché l’anno giubilare sia un momento di rilancio della città e di lotta alle disuguaglianze. Cento giorni possono segnare la differenza tra la realizzazione, più o meno riuscita, di un evento e la reale rigenerazione della Capitale”.