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Il leader dell’estrema destra romana Giuliano Castellino è stato condannato a 5 anni e 6 mesi. La vicenda riguarda l’aggressione a un giornalista e fotografo del settimanale l'Espresso avvenuta il 7 gennaio dall'anno scorso al Verano, Roma, in occasione della commemorazione per l'eccidio di via Acca Larentia. I giudici del tribunale della Capitale hanno inflitto 5 anni e 6 mesi anche a Vincenzo Nardulli, esponente di Avanguardia Nazionale. Il pm Eugenio Albamonte aveva chiesto una pena a 6 anni per i reati di lesioni e rapina.
“È una vittoria della libertà d'informazione e dell'articolo 21 della Costituzione: chi colpisce un giornalista, ferisce il diritto-dovere di tutti i giornalisti a informare”. Lo affermano Raffaele Lorusso e Giuseppe Giulietti, segretario generale e presidente della Federazione nazionale della Stampa italiana, parte civile nel procedimento.
Per i vertici Fnsi, “chi pensa di poter zittire con violenze e minacce i cronisti deve sapere che il sindacato sarà sempre dalla parte di chi con il suo lavoro onora i valori su cui si basa l'ordinamento democratico. Giornalisti e giornaliste che con scrupolo e onestà si fanno carico di garantire ai cittadini il diritto a essere informati non sono soli. La preoccupante escalation, confermata anche dai dati del Viminale, di atti intimidatori contro gli operatori dell'informazione deve cessare”.