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"Poniamo fine a questa strage!". Lo scrive la Flai Cgil, dando notizia dell'incidente di ieri sera nella zona industriale di Gioia Tauro, "che ci addolora e ci indigna". La vittima stava ritornando in bicicletta verso la tendopoli, molto probabilmente dopo una durissima giornata di lavoro, quando è stata schiacciata da un’auto pirata.
"A Gioia Tauro, ma anche a Foggia, nell’Agropontino e in altre latitudini del Paese - scrive il sindacato dell'agroindustria della Cgil - i migranti muoiono negli incendi che divampano nelle baraccopoli, sono uccisi mentre si recano o tornano dal lavoro nei campi, perdono la vita sul lavoro. Finiamola con i ghetti, le baraccopoli e le tendopoli che sono ammassi di solitudini collettive nelle retrovie e nei vicinali, quasi sempre in prossimità dei distretti agricoli".
Il V Rapporto agromafie e caporalato stima in 180mila i lavoratori in grave sofferenza occupazionale e costretti a condizioni di vita estremamente difficoltose in tutta la Penisola. "Riportare queste persone a contesti e condizioni di vita decorose è la chiave di volta per prevenire i drammi".