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In occasione del ventennale dal G8 di Genova del 2001, oltre 30 organizzazioni e associazioni della società civile, nazionali e locali, hanno dato vita a un progetto finalizzato a riflettere insieme alla cittadinanza su che cosa è accaduto a Genova 20 anni fa e su quali conseguenze ha avuto sul nostro presente la drammatica sottovalutazione delle domande poste dal “movimento dei movimenti”. In particolare, le organizzazioni promotrici intendono ragionare su due questioni centrali. La prima è il grave, accelerato e progressivo deterioramento dei diritti umani fondamentali, economici, sociali e culturali. La seconda: la relazione tra l’uso della forza e delle armi da parte delle forze dell’ordine e la garanzia dell’ordine pubblico costituzionale.
Il programma delle iniziative, che si svolgeranno tra il 18 e il 22 luglio, interessa luoghi diversi della città, valorizzando centro e periferie: da Palazzo Ducale al Circolo dell’autorità portuale, dai Giardini Luzzati a Music for Peace. Il programma comprende conferenze, tavole rotonde, presentazioni di libri, mostre, spettacoli teatrali, proiezioni cinematografiche e un cammino urbano da Bolzaneto al centro cittadino, attraverso i luoghi simbolo del G8 del 2001.
Molti gli esperti e gli attivisti invitati a confrontarsi anche con esponenti istituzionali, riportando alla luce parte della straordinaria ricchezza e pluralità di temi che caratterizzò il Public Forum del 2001, grande fucina di soluzioni che avrebbero potuto cambiare in meglio la vita di miliardi di persone e di viventi nel mondo, se fossero state accolte. Si tornerà a parlare - in chiava attualizzata - di crisi del debito dei Paesi del (cosiddetto) Sud del mondo e del rapporto stretto tra le economie di guerra e il deterioramento delle politiche di welfare; di diritto alla salute e della necessaria riforma delle politiche pubbliche in questo campo; delle relazioni tra crisi climatica, pandemia e giustizia sociale, delle nuove strategie di resistenza della società civile e di disobbedienza civile.
Al centro del dibattito ci saranno alcune questioni particolarmente urgenti come la transizione verso un modello economico di produzione e consumo inclusivo, equo, ecologico e democratico, la relazione tra democrazia, media, violenza e partecipazione, la scuola come vittima sacrificale di questa pandemia. Ci saranno momenti di riflessione sulla crisi climatica e ambientale, al tema dei diritti inviolabili delle persone in custodia e la necessità di dotarsi di strumenti adatti ad accertare la verità e garantire la giustizia nei casi di utilizzo improprio della forza e delle armi da parte delle forze dell’ordine. Numerosi i relatori e le relatrici che interverranno come Vittorio Agnoletto, Ilaria Cucchi, Enrico Giovannini, Riccardo Noury, Mauro Palma, Francesca Re David, Padre Alex Zanotelli ed Enrico Zucca, oltre a scrittori, registi e fumettisti italiani tra cui Zerocalcare.
La mostra ”Cassandra” di Progetto Comunicazione e il progetto fotografico sulla memoria di Wu-Ming e TerraProject, allestiti a Palazzo Ducale con il progetto artistico diffuso di Chan – ANOTHER WORLD NOW, saranno la cornice artistica del ciclo di iniziative. Insieme a Repubblica Nomade verrà organizzato un percorso attraverso le strade e le piazze di Genova: da piazza Alimonda alla alla scuola Diaz e a Bolzaneto analizzando i fatti e la verità processuale. Faremo memoria collettiva per raccontare quella straordinaria esperienza a chi oggi ha 20 anni. Per ripartire da lì. Perchè un mondo diverso è oggi più mai necessario.