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"Una riforma, da tanto tempo attesa, che parte già depotenziata perché non prevede risorse e strumenti efficaci a sostegno". Così la Funzione Pubblica Cgil commenta il via libera dal Consiglio dei Ministri al disegno di legge delega sulla riforma della Polizia Locale.
Per la Fp Cgil, "la funzione di sicurezza urbana e il ruolo della Polizia Locale sono parte importante delle politiche delle Autonomie Locali che attendono investimenti e valorizzazione da troppo tempo, per questo chiediamo che qualsiasi intervento normativo non rappresenti solo un impegno generico ma una svolta reale. Inoltre - prosegue -, viene utilizzato lo strumento della delega al Governo che indubbiamente allungherà i tempi di realizzazione della riforma, quando in tutti questi mesi non sono mancate le occasioni in Parlamento per poter dare immediata risposta alle esigenze e ai bisogni del personale della Polizia Locale".
Secondo la Funzione Pubblica Cgil, "nonostante emergano nella delega elementi che noi da tempo chiediamo, non possiamo non sottolineare il criterio di invarianza di spesa che rischia di compromettere l'efficacia dell'intervento. Ciò che rivendichiamo con forza è lo stanziamento di risorse necessarie per le lavoratrici e i lavoratori della Polizia Locale e di tutto il comparto delle Funzioni Locali, a partire dalla necessità di rinnovare il contratto nazionale e di garantire maggiori risorse per la contrattazione integrativa".
Per queste ragioni il sindacato sottolinea "l'esigenza di una modifica del testo che renda esplicito lo stanziamento di risorse che possano garantire l'estensione di tutele al settore, consapevoli dell'impossibilità di realizzare una riforma a costo zero. Per tali ragioni, anche alla luce di impegni presi dal Ministero dell'Interno, è fondamentale aprire un confronto per definire gli opportuni emendamenti e per riconoscere al più presto diritti e tutele agli oltre 60 mila dipendenti della Polizia Locale", conclude la Fp Cgil.