“Le priorità da affrontare sono il varo di un piano straordinario di occupazione nel lavoro pubblico, come rivendicato dalla Cgil, che parta dal dare risposte a precari e idonei, insieme al tema degli investimenti nella Pa, che vuol dire rinnovo dei contratti e risorse per migliori servizi ai cittadini”. Così la segretaria generale della Fp Cgil, Serena Sorrentino, nel rivolgersi al neo ministro della Pubblica amministrazione, Fabiana Dadone.
La dirigente sindacale ricorda come, nel corso dell’ultimo anno, “ci siamo mobilitati contro un governo in cui erano presenti anche i Cinque stelle, i quali hanno sostenuto fino ad adesso politiche punitive nei confronti delle lavoratrici e dei lavoratori pubblici, dai controlli biometrici alle telecamere negli asili nido, senza allo stesso tempo stanziare risorse adeguate per il rinnovo dei contratti. Ricordiamo che nella legge di Bilancio ci sono meno della metà delle risorse destinate per il rinnovo dei passati contratti”.
In più, rammenta ancora Sorrentino, “non c’è stata alcuna sensibilità per la nostra richiesta, quella della Cgil, per il varo di un piano straordinario dell’occupazione nelle pubbliche amministrazioni che comprendesse, tra le priorità, la proroga dei criteri previsti dalla legge Madia per la stabilizzazione di tutti i precari e di tutte le graduatorie in essere, dando una risposta agli idonei e ai vincitori di concorso. Queste sono priorità da mettere in agenda subito, le prime risposte rispetto alle quali misurare se questo sarà o meno un reale governo di svolta”.
Inoltre, aggiunge, “come Cgil, pensiamo ci sia il bisogno di invertire una tendenza al disinvestimento strutturale nelle pubbliche amministrazioni. Se diciamo insieme, come abbiamo letto nel programma di governo, che bisogna rimettere al centro i beni comuni e valorizzare la qualità dei servizi ai cittadini, a partire da scuola, sanità e assistenza, oltre al piano per l’occupazione serve far ripartire gli investimenti nel sistema pubblico, che vuol dire maggiori risorse e grandi e importanti cambiamenti organizzativi. Questo si può realizzare attraverso la contrattazione”.
Osserva ancora la leader della Funzione pubblica Cgil: “Auspichiamo che il ministro Dadone in tempi celeri renda noto il suo programma di azione e si misuri con la sfida del rinnovo dei contratti. La Pa non ha più tempo. Come denunciamo da anni, la riduzione strutturale del perimetro pubblico sta progressivamente aumentando il costo dell’accesso ai servizi per i cittadini, svalorizzando allo stesso tempo la funzione dei lavoratori pubblici. Oggi questa è un’evidenza sotto gli occhi di tutti. Ripartiamo da qui per far ripartire il Paese”.