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“In continuità con le nostre rivendicazioni in ambito nazionale, ci uniamo alla mobilitazione globale che chiede ai governi di impegnarsi per il miglioramento delle condizioni della professione docente. Per di più, i recenti dati Ocse – Education at glance 2024 hanno confermato la grande distanza delle retribuzioni dei docenti italiani rispetto a quelle dei colleghi della media Ue”. È quanto si legge in una nota diffusa dalla Flc Cgil in occasione della giornata mondiale dedicata agli insegnanti.
“Il governo italiano, ben lungi dall'ammettere la effettiva necessità di indicare nella legge di bilancio risorse adeguate a colmare anche il divario con gli altri paesi, trova argomenti per negare l’evidenza e risolve il tema dell’autorevolezza dei docenti con il voto in condotta o le multe per gli studenti. Mentre il contratto Istruzione e Ricerca è scaduto da due anni e le risorse a disposizione sono di gran lunga al di sotto rispetto all’inflazione maturata nel triennio di riferimento del contratto. Se si vuole davvero celebrare la giornata degli insegnanti – sottolinea la sigla – è necessario trovare risorse aggiuntive nella legge di bilancio 2025 per dare risposta sia all’inflazione che ha eroso il potere d’acquisto del personale, che alla valorizzazione di tutti settori della conoscenza”.
“La precarietà lavorativa e i salari sempre più bassi sono autentici attacchi alla funzione sociale degli insegnanti – continua il sindacato di categoria – e la Flc Cgil, da sempre si batte per il riconoscimento della dignità della docenza e di tutte le professionalità dei comparti della conoscenza”.
“Inoltre, mancano le risorse per garantire il diritto allo studio agli alunni che vivono situazioni di povertà educativa. Per garantire un'istruzione di qualità, inclusiva ed equa, e promuovere opportunità di apprendimento permanente è necessario dare una risposta nel rinnovo contrattuale 2022-24, senza pacchi natalizi o fughe dai tavoli negoziali. Se ciò non dovesse accadere, conclude la nota, è nostra intenzione lanciare una fase di iniziative di mobilitazione generale”.