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“La proposta di Valditara di confermare i supplenti di sostegno, anno dopo anno, su richiesta delle famiglie è quel che si dice una foglia di fico rispetto all’incapacità del ministero di garantire stabilità e continuità agli organici dei docenti”. Lo dichiara la segretaria generale della Flc Cgil, Gianna Fracassi, che aggiunge: “In Italia manca personale specializzato, più della metà dei circa 250 mila posti di sostegno necessari ai processi di inclusione di alunne e alunni con disabilità sono assegnati in deroga, spesso ad anno scolastico inoltrato, a docenti reclutati dalle graduatorie di posto comune”.
“La soluzione sarebbe semplice – spiega - sostenere l’accesso ai percorsi di specializzazione, implementando l’offerta formativa e abbassandone i costi, e stabilizzare i posti in deroga riassorbendoli nell’organico di diritto per immettere in ruolo i supplenti”.
“Invece il ministero che cosa fa? L’unica continuità che riesce a garantire è quella della condizione di precarietà dei docenti e del sistema scolastico. Lo smantellamento delle procedure di reclutamento attraverso le graduatorie esporrebbe i docenti alla discrezionalità e ai condizionamenti di un gradimento che comprometterebbe la libertà didattica, garantita dalla Costituzione”, conclude Fracassi.