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“Esprimiamo ancora una volta seria preoccupazione per l’operato del Governo e dei rappresentanti di tutti i gruppi parlamentari rispetto ad una nomina di altissimo profilo come quella del futuro presidente dell’Istituto nazionale di statistica, un ente di ricerca la cui autonomia e indipendenza da qualsiasi forma di influenza esterna non può in alcun modo essere messa in discussione”. Sono le parole del segretario generale della Flc Cgil, Francesco Sinopoli.
“Dopo i ripetuti rinvii della votazione ci troviamo ora di fronte a ricostruzioni giornalistiche che dipingono alcune imminenti nomine, tra cui quella del presidente dell’Istat, come oggetto di 'trattativa' tra le forze politiche di maggioranza e opposizione. Uno scenario indegno – sottolinea Sinopoli - che mette seriamente a rischio la credibilità e l’autorevolezza dell’ente di ricerca che produce e certifica l’informazione statistica ufficiale del Paese. A riguardo non possiamo che augurarci che tali ricostruzioni vengano smentite e che nessuna forza parlamentare si presti a simili giochi”.
“Lo ripetiamo ancora una volta: per individuare il futuro presidente dell'Istat si deve procedere nel pieno rispetto della legislazione europea, con una call aperta a tutti gli interessati e procedure trasparenti di valutazione. L’Istat non può in alcun modo essere oggetto di scambi politici, pena la perdita di credibilità non solo della statistica ufficiale, ma dell’Italia stessa e del suo Governo”.