“Abbiamo bisogno che il settore finanziario nel Mezzogiorno, emulando lo spirito degli eurobond varati con il Next Generation Eu, scommetta su questa parte del Paese. Deve farlo con capitali ‘pazienti’ e in linea con gli indicatori Esg, ovvero le questioni ambientali, sociali e di governance, mettendo al centro l’economia reale del Sud”. Così la segretaria generale della Fisac Cgil, Susy Esposito, delinea la proposta del sindacato in occasione dell’iniziativa ‘Sud In Credito’ promossa oggi a Napoli, insieme alla Cgil nazionale, per il rilancio del Mezzogiorno.

Partendo dall’analisi dello stato in cui versa il Paese, racchiuso nella ricerca presentata, Esposito ha osservato: “Il settore della finanza potrebbe svolgere un ruolo di sostegno, quasi suppletivo, all’azione pubblica in termini progettuali e realizzativi, date le carenze nell’efficacia ed efficienza di cui soffre, determinate da precise e scellerate scelte politiche, fatte di tagli di risorse e occupazione”.

Queste le direttrici, ha aggiunto la dirigente sindacale, “per invertire la rotta del declino, del divario, anzi della deriva del Mezzogiorno. Se la finanza, all’interno di una politica industriale, deve giocare un ruolo da protagonista per combattere le disuguaglianze e i divari, per una nuova crescita e un nuovo sviluppo del meridione, anche il sindacato farà la sua parte, come la manifestazione del 7 ottobre ‘La Via Maestra’ è lì a dimostrare. Siamo pronti a impegnarci attraverso il coinvolgimento delle persone, dei lavoratori dei nostri settori, praticando l’inclusività, attivando progetti e iniziative sul territorio, agendo la contrattazione, a livello nazionale e decentrato, per promuovere investimenti, occupazione, welfare, così come l’avanzamento sul fronte dei salari, dei diritti e delle tutele. Entrambi leve di crescita e sviluppo”, ha concluso Esposito.