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In Sicilia l'economia sommersa e le attività illegali incidono sul Pil regionale per circa il 15 per cento, quasi quattro punti in più della media nazionale. A dirlo è Il centro studi Lab della Fisac Cgil nazionale, presentando oggi (giovedì 19 maggio) a Messina un'analisi sull'economia siciliana durante il convegno 'Sviluppo e legalità: la sfida possibile', organizzato dalla Fisac e Cgil regionali. "Emerge una regione - ha osservato il ricercatore Roberto Errico - uscita male dalla doppia crisi, che ha perso rispetto a prima del 2008 oltre 20 punti di Pil, più della media dello stesso Mezzogiorno, che ha il record europeo della disoccupazione femminile e una percentuale di Neet che supera la media nazionale".
Per il segretario generale della Fisac nazionale Nino Baseotto "il settore finanziario, banche e assicurazioni, può essere strategico per la legalità, mettendo in campo azioni per il contrasto all'usura, la facilitazione dell'accesso al credito per imprese e famiglie, nelle operazioni per la riassegnazione e l'emersione alla legalità di aziende e beni confiscati".
Sono questi gli ambiti in cui Fisac e Cgil puntano a realizzare iniziative, ha spiegato il responsabile legalità Fisac Sicilia Sante Anastasi, coinvolgendo "le istituzioni e le associazioni antimafia, creando reti itineranti con progetti definiti, a partire da quelli che riguardano la formazione dei lavoratori del credito".
"Vogliamo ricordare con questa nostra iniziativa il giudice Giovanni Falcone e le vittime della strage di Capaci - ha sostenuto la segretaria generale Cgil Sicilia Mimma Argurio - e con le azioni che seguiranno e che ci impegniamo a realizzare per lo sviluppo e la legalità".
Il segretario generale Cgil Messina Giovanni Mastroeni, infine, ha sottolineato la "necessità che la Banca d'Italia blocchi il processo di desertificazione degli sportelli che è in corso. In tutti i 108 Comuni della provincia di Messina devono esserci sportelli al servizio dell'impresa e delle famiglie, evitando che il fenomeno dell'usura si diffonda e a sostegno dello sviluppo".