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“Se il testo dell’emendamento del governo alla manovra è quello che si apprende in queste ore rischia di essere un provvedimento che dà il via libera alle imprese che hanno deciso di delocalizzare. È infatti una mera proceduralizzazione che, tra l’altro, mette in discussione il diritto per i lavoratori di difendersi attraverso le normative contrattuali e il ricorso alla magistratura". Lo dichiara in una nota Francesca Re David, segretaria generale della Fiom Cgil.
"Chiunque sta ai tavoli di crisi - prosegue - sa bene che non bastano certo tre mesi per discutere sul mantenimento delle attività produttive in Italia e non bastano 12 mesi (che tra l’altro corrispondono all’attuale cassa integrazione per cessazione) per concludere una reindustrializzazione. Non c’è nessun ruolo attivo del governo per il mantenimento del tessuto industriale del Paese, nella totale assenza di politiche di settore e non c’è nessun vincolo alla responsabilità sociale dell’impresa sancita dalla nostra Costituzione".
Re David quindi conclude: "Anche sulle delocalizzazioni il metodo del governo è sempre lo stesso: i sindacati e i lavoratori, che stanno affrontando quotidianamente queste crisi, conoscono il provvedimento a cose fatte. È opportuno che il governo si fermi e convochi le organizzazioni sindacali”.