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Carichi di lavoro confermati anche per quest’anno al Cantiere navale di Palermo. E investimenti per l’acquisto di nuovi mezzi e per rendere di nuovo operativi locali e macchinari dello stabilimento che necessitavano da tempo di una manutenzione.
Il 6 febbraio si è svolto nella sede di Fincantieri l’incontro richiesto da Fiom, Fim e Uilm sulle prospettive lavorative e occupazionali del cantiere per il 2023. “Per il 2023, Fincantieri ha garantito la continuità nella realizzazione di tronconi e sezioni di navi, per un totale di un milione di ore di lavoro – dichiarano il segretario generale Fiom Cgil Palermo Francesco Foti e le Rsu Fiom Serafino Biondo e Giancarlo Macchiarella - Quindi, in linea col 2022. Sulle riparazioni di navi, sono in corso trattative che potrebbero incrementare il carico di lavoro. Inoltre sugli investimenti ci hanno comunicato che, dopo le nostre rivendicazioni, saranno rese funzionali le ‘capannette sabbiatura’, delle aree attrezzate per la verniciatura e sabbiatura. Nelle officine sarà inoltre realizzato per intero un nuovo macchinario al ‘plasma’, per il taglio delle lamiere, che sostituirà attrezzature vecchie di vent’anni. I lavori sono in corso. In più entro l’anno arriveranno nuovi mezzi di trasporto speciali, fondamentali per il cantiere, e sarà realizzata anche un’officina che si occuperà di travatura”.
Un incontro positivo per la Fiom. “Abbiamo verificato che i vertici di Fincantieri intendono consolidare i carichi di lavoro, oltre ai nuovi investimenti. E questo per noi vuol dire – proseguono i tre dirigenti sindacali - avere la garanzia della continuità occupazionale e scongiurare il ricorso ad ammortizzatori sociali e a periodi di disoccupazione, sia per i dipendenti diretti di Fincantieri che per l’indotto. Ma abbiamo ribadito che per noi è importante continuare a costruire intere navi. Grazie alla commessa appena varata per la nave del Qatar, il Cantiere Navale di Palermo ha dimostrato di poter svolgere in maniera puntuale qualsiasi tipo di attività. E quindi per noi è fondamentale che la mission della costruzione di navi intere possa al più presto venire riconfermata, a cominciare dal traghetto per le isole minori commissionato dalla regione siciliana a Fincantieri, che secondo noi deve essere realizzato a Palermo”.
Valutata anche la possibilità che la nave Superba di Gnv, danneggiata da un incendio al porto di Palermo, possa essere riparata al Cantiere Navale di Palermo. “Riteniamo che Fincantieri, in caso di una dichiarazione in tal senso, debba essere pronta a fare la sua proposta – concludono i tre sindacalisti -. Nei prossimi giorni chiederemo anche un incontro al presidente Pasqualino Monti sull’investimento per la ristrutturazione del bacino da 150 mila tonnellate”.