Al centro dell’intervista a Ugo Bolognesi, Fiom Cgil Torino, che vi proponiamo in questo video, la vertenza della ex Embraco, un’azienda di Riva di Chieri che ha oltre 400 dipendenti da anni ormai in mobilitazione in attesa che governo, istituzioni e imprenditori trovino una soluzione che ne eviti la chiusura. Ancora pochi mesi di ammortizzatori sociali e poi per gli operai della società che un tempo produceva motori per frigoriferi per il gruppo Whirlpool potrebbe non esserci più nulla da fare. Neanche la parentesi Ventures ha portato a quella reindustrializzazione più volte promessa, ma mai partita veramente. Se la situazione era difficile prima che scoppiasse l'emergenza sanitaria, adesso che l'impatto della pandemia ha aperto una crisi economica durissima il quadro è ancor più complicato.
Tutto il rammarico delle maestranze lo si può leggere in una lettera, firmata dagli addetti e inviata, dopo l’ennesimo incontro andato a vuoto lo scroso 14 aprile, al ministro dello Sviluppo Economico, Stefano Patuanelli, al Governatore del Piemonte, Alberto Cirio, e alle Dirigenze Ventures e Whirlpool.
“Lavorare in team, fare squadra, etica, solidarietà. Quante volte abbiamo sentito in azienda queste parole! Avevamo il sospetto ed ora la certezza del valore che Whirlpool attribuisce a queste parole: zero! Prima della video conferenza del 14 aprile ci eravamo illusi che potesse esserci, se non la soluzione, almeno la dimostrazione concreta di un atto di responsabilità. Invece tutto come prima se non peggio… In questo momento particolare, legato anche al covid, con gente che ha difficoltà a mettere insieme il pranzo con la cena, Whirlpool si è rimangiata persino gli impegni presi il 4 febbraio (il pagamento degli stipendi arretrati), dando uno strano significato alla parola “responsabilità”. È emerso che ci sarebbero difficoltà connesse ad aspetti legali. Ne prendiamo atto ma ci chiediamo, con falso stupore, come mai le stesse attenzioni legali non siano state prese quando si sono dati a Ventures diversi milioni per la reindustrializzazione, senza premunirsi sull'effettivo buon esito dell'operazione.
Se questi incontri servono solo per scaricare a vicenda le responsabilità tra studi legali Whirlpool e Ventures, noi non ci stiamo più! Tenete da conto che con questo atteggiamento ci viene preclusa l'applicazione concreta di eventuali soluzioni individuate dalle Istituzioni. Siate più seri ed onesti nei confronti di 406 lavoratori e delle loro famiglie! Che ci venga risparmiato almeno il dover assistere a questo triste teatrino. Siamo spiazzati nel commentare questa situazione ma una previsione vogliamo farla: siamo sicuri che nell'immediato periodo post- emergenza covid, quando verranno messi a disposizione fondi per far ripartire il paese, Whirlpool sarà in prima fila a rivendicare il suo ruolo e i suoi valori. In quel momento, che qualcuno ricordi ciò che è stato fatto con noi..
Auspichiamo, quindi, che tutte le parti in causa cerchino con la massima urgenza e serietà tutte le soluzioni e rispettino tutti gli impegni presi, atti a ridare un futuro lavorativo a tutti noi Lavoratori e alle nostre famiglie, duramente provate dal protrarsi di questa situazione”.