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“Mai più fascismi. Difendiamo la Costituzione”: questo il titolo del ciclo di eventi pubblici, già ideato in precedenza da Cgil Puglia e Anpi regionale, ma che ora, alla luce dell’assalto alla sede nazionale Cgil, acquista maggiore valore. “Avevamo già pensato – spiega il segretario generale della Cgil pugliese Pino Gesmundo – ad alcuni eventi pubblici prima degli avvenimenti di sabato scorso, ma quei fatti ci spingono a rafforzare l'impegno sui valori dell'antifascismo e la centralità della nostra Costituzione”.
Si comincia dalle scuole e dai luoghi di lavoro. “Abbiamo fatto stampare la Costituzione – riprende Gesmundo – e la distribuiremo a tutti gli studenti e ai lavoratori, assieme a un vademecum esplicativo sui princìpi ispiratori e la loro declinazione nella Carta. Lo faremo, per quel che riguarda le scuole, insieme alla nostra categoria della conoscenza e con le associazioni degli studenti”.
Grande è l’impegno della Flc Cgil Puglia. “Non abbiamo nulla da insegnare, perché ci sono molti istituti che già oggi studiano la Costituzione”, commenta il segretario generale Claudio Menga: “Coinvolgeremo i nostri docenti affinché non manchino ulteriori momenti di approfondimento”. E a rivendicare un lavoro che viene da lontano è Vittorio Ventura (Rete della Conoscenza di Bari), che ricorda “il vademecum stampato già qualche anno fa sui fascismi e come riconoscerli, assieme al nostro impegno nel Comitato antifascista cittadino”.
Altrettanto importante è la presenza dell’Associazione nazionale partigiani. “Quanto accaduto sabato scorso è di una gravità inaudita”, dice Ferdinando Pappalardo, vice presidente nazionale dell'Anpi: “Si è colpita la sede del sindacato, della rappresentanza del mondo del lavoro, di quel lavoro che è richiamato nell'articolo 1 della Costituzione. Come Associazione non abbiamo mai smesso di tenere alta la guardia su alcuni fenomeni, e per questo abbiamo accolto ben volentieri l'invito della Cgil a un percorso comune di iniziative''.
Il ciclo di iniziative comprenderà anche l'evento in programma il 3 novembre prossimo a Cerignola, per il 64° anniversario della morte di Giuseppe Di Vittorio, e sarà incentrato sull'antifascismo del padre del sindacato italiano e costituente. E contempla anche la commemorazione di Benedetto Petrone, il militante comunista ucciso il 28 novembre del 1977 a Bari da una squadraccia neofascista. “Non semplici momenti di memoria - conclude Gesmundo - ma di conoscenza della nostra storia e di quei valori di democrazia che uomini e donne di questa terra hanno difeso e rappresentato lungo tutto l'arco del Novecento”.