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Esame di maturità 2022: esplode la rabbia degli studenti: “Non si tiene conto degli ultimi tre anni, penalizzati da un esame senza senso. Così non ci stiamo: se ministero non ci convoca non possiamo evitare di mobilitarci”: così in una nota la Rete degli studenti medi.
Secondo quando trapela dalle anteprime, la proposta che il ministero dell’Istruzione starebbe considerando fortemente per l’esame di Stato 2022 sarebbe di riprendere nella quasi totalità la formula “tradizionale”. Un esame che, se confermato, riprenderebbe con la prima e la seconda prova più un colloquio orale.
La Rete degli studenti medi accusa il ministero di "non aver ascoltato le richieste della comunità studentesca. Una proposta di esame, secondo gli studenti, che non considera le difficoltà enormi nella didattica e nell’apprendimento degli ultimi tre anni. Da qualche mese, infatti, le associazioni studentesche chiedevano un esame che fosse incentrato sulle singolarità dello studente, eliminando gli scritti e inserendo una tesina".
“Siamo sconcertati da questa proposta – spiega Tommaso Biancuzzi, coordinatore della Rete degli studenti medi –. Il ministero non convoca le associazioni studentesche da mesi. Ci aspettavamo, però, che venissero comunque prese in considerazione le nostre proposte e le richieste di una comunità larga e responsabile".
"Non siamo dei nullafacenti, ma abbiamo seri dubbi che il percorso formativo di uno studente si valuti in base a questa proposta di esame di Stato. Vorremmo che ci si concentrasse sul percorso personale di ogni studente, non su capacità acritiche. Gli scritti, specialmente la seconda prova, mettono in difficoltà chi ha vissuto la scuola a singhiozzi come negli ultimi tre anni. Se bozza di esame sarà confermata, non possiamo escludere la mobilitazione nazionale”, conclude Biancuzzi.