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Domani, 28 giugno, dalle ore 10.30 alle 13 in piazza Esquilino a Roma si terrà un presìdio di lavoratrici e lavoratori Federcasa, per ribadire l’assoluta necessità di investire nella valorizzazione professionale ed economica del personale, di un incremento economico a tutela dei salari alla luce dell’elevato tasso di inflazione e il riconoscimento degli arretrati. Lo annunciano in una nota Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl.
L’iniziativa si svolgerà in contemporanea con l’assemblea nazionale di Federcasa, che si terrà sempre a Roma. “L’assemblea dei Presidenti degli enti aderenti a Federcasa deve dare subito risposte adeguate: continuiamo la nostra lotta per rinnovare il contratto 2022-2024 e garantire la professionalità di lavoratrici e lavoratori, impegnati quotidianamente a offrire soluzioni abitative idonee alla fascia di popolazione in condizione di fragilità”, dicono i sindacati.
“Il 20 febbraio scorso – ricordano - abbiamo promosso uno sciopero di lavoratrici e lavoratori che ha avuto straordinario successo. L’ultimo incontro del tavolo di trattativa si è tenuto un mese fa, e non è arrivata alcuna nuova proposta”.
Va ricordato che la spesa sociale in Italia per la casa è tra le più basse d’Europa (0,5% del Pil). L’Italia ha solo il 2,4% del patrimonio abitativo di edilizia pubblica (tra i più bassi d'Europa: in Francia è il 14%, in EU 8%. Fonte: Ocse). L’ultima legge di Bilancio ha tagliato il Fondo per il sostegno agli affitti e il Fondo per la morosità incolpevole.
Il patrimonio complessivo gestito dalle aziende-casa è di circa 725.000 alloggi, circa 58.000 sono sfitti, di cui oltre 10% non assegnabili o inadeguati.