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Si sono chiusi oggi, venerdì 19 novembre, i lavori del X Congresso Nazionale Auser con l’elezione di Domenico Pantaleo come nuovo presidente nazionale. Pantaleo succede ad Enzo Costa giunto dopo otto anni al termine del suo secondo mandato.
Nato a Milano nel 1954, Domenico (Mimmo) Pantaleo ha iniziato la sua esperienza sindacale nel 1977 come responsabile della lega Filtea di Putignano (Bari) in una fase di duro scontro per affermare il rispetto del contratto nazionale e per superare le condizioni di sfruttamento e di lavoro nero. Successivamente è stato eletto prima segretario generale della Filtea di Bari per poi essere chiamato a ricoprire la carica di segretario generale regionale. Nel 1989 è entrato nella segreteria regionale della Fillea. Nel 1992 entrò invece nella segreteria della Cgil Puglia con l’incarico di responsabile della contrattazione e delle politiche industriale diventando nel 2000 segretario generale. Nel 2008 è stato eletto segretario generale della Flc nazionale. Conclusi i suoi otto anni di mandato venne chiamato a lavorare nel dipartimento welfare della Cgil nazionale, per poi entrare nella segreteria dello Spi Cgil nazionale. Dal 29 marzo di quest’anno era membro della presidenza nazionale Auser.
“Con questo Congresso e con la successiva iscrizione al Runts (registro unico del Terzo Settore), nasce la Rete associativa nazionale dell’Auser – ha sottolineato Pantaleo nella sua relazione programmatica - È il riconoscimento della nostra forte identità costruita in trentadue anni di attività sociale dedicata alle persone fragili e in particolare agli anziani, è l’affermazione di una visione del volontariato e della promozione sociale che si rivolge ai bisogni dell’intera comunità che si candida ad affiancare, sempre in maniera sussidiaria, la pubblica amministrazione nella realizzazione di un nuovo welfare comunitario. Essere rete significa costruzione di relazioni e partnership tra chi condivide interessi e scopi comuni per affrontare al meglio le sfide. Fare rete nazionale significa responsabilità di ognuno nel garantire attraverso un processo collettivo e partecipato di raggiungere gli obiettivi condivisi. La rete può essere uno strumento fondamentale per allargare la presenza nel territorio.”