Il disegno di legge Pillon “va assolutamente ritirato perché ha un’idea maschilista e classista. È un profondo arretramento, con un’impostazione ideologica della famiglia contraria a tutte le battaglie di autodeterminazione che hanno caratterizzato il Paese negli ultimi trent’anni”. Lo afferma la segretaria confederale della Cgil Tania Scacchetti raggiunta da rassegna.it durante il presidio di sindacati e associazioni in piazza a Montecitorio per protestare contro il provvedimento.
Nel dettaglio, spiega la dirigente di corso d’Italia, “chiediamo che si cambiano i presupposti del ragionamento, che le donne e i loro figli siano tutelati nei processi, ad esempio nelle separazioni, che si superi la logica della bigenitorialità che, fatta com’è proposta, rischia proprio di penalizzare contro i più deboli”. Non si possono mettere in discussione, conclude, “principi come quelli dell’ autodeterminazione delle donne, del diritto di famiglia e soprattutto dell'apertura a nuovi diritti civili”. Per questo la Cgil è contraria “a un’idea di una famiglia molto antica e non naturale, perché famiglia è dove c'è amore”.