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I Caaf Cgil offrono molti servizi specifici che vi accompagnano durante tutto il corso dell’anno. La loro attività va molto oltre l’assistenza dedicata alla dichiarazione dei redditi. Su Collettiva abbiamo iniziato, la scorsa settimana, con la prima, dedicata al Superbonus 110%, una serie di puntate per informare sul costante lavoro dei centri di assistenza fiscale del Quadrato Rosso, proprio perché, come ha ricordato ai nostri microfoni Mauro Soldini, presidente del consorzio nazionale dei Caaf Cgil, “un sindacato che voglia essere veramente moderno, oltre al ruolo principale e specifico della contrattazione collettiva, non potrà fare a meno di rivolgere la sua attenzione ai bisogni e alla tutela non solo dei lavoratori e dei pensionati ma anche delle persone che, con questi, costituiscano il loro nucleo familiare".
Oggi ci concentriamo proprio sulle famiglie. Tra le esigenze più diffuse e specifiche dell’ambito familiare, quella della gestione dei rapporti di lavoro con colf e badanti è sicuramente prioritaria. Per farlo rispettando le regole e senza rischi i Caaf Cgil sono a vostra disposizione, pronti a seguire ogni passaggio, lungo tutta la durata del rapporto. Vediamo come.
Quali sono le regole? Per i lavoratori italiani o originari di paesi che fanno parte dell’Unione europea: il datore di lavoro può assumere direttamente il lavoratore, dopo aver concordato, con riferimento al contratto nazionale, gli elementi del rapporto di lavoro (orario, retribuzione, ferie ecc.). Il lavoratore deve essere in possesso del codice fiscale e di un documento di identità valido. Per i lavoratori extracomunitari: se il lavoratore si trova in Italia, con regolare permesso di soggiorno, l’assunzione avviene con le modalità previste per i lavoratori domestici italiani e comunitari. Se il lavoratore risiede all’estero, il datore di lavoro deve attendere la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del decreto flussi dell’anno in corso e, a partire dalle scadenze indicate, presentare la domanda di nulla osta al lavoro.
Cosa deve fare il datore di lavoro? Come si legge chiaramente nelle indicazioni del sito cafcgil.it, il datore “deve garantire un orario di lavoro settimanale non inferiore a 20 ore; per l’assunzione di una colf deve dimostrare di possedere un reddito annuo di importo almeno doppio rispetto all’ammontare della retribuzione lorda annua dovuta al lavoratore; per l’assunzione di una badante, il datore di lavoro non ha l’obbligo di dimostrare la sua capacità economica, se egli stesso o un componente della sua famiglia sono affetti da patologie che ne limitano l’autosufficienza; deve impegnarsi al pagamento delle spese di viaggio per il rientro del lavoratore nel paese di provenienza; deve assicurare la disponibilità di un alloggio adeguato”.
Che cosa fanno i Caaf Cgil? “Noi facciamo tutto ciò che riguarda il rapporto di lavoro – ci spiega Antonella Costantini, responsabile assistenza fiscale Caaf Cgil Lazio e Basilicata –. Noi seguiamo il cittadino che si presenta ai nostri uffici in ogni fase. Diamo al datore di lavoro le informazioni che ci chiede rispetto a quello che il contratto prevede e lo invitiamo a venire da noi con il lavoratore così da poter illustrare il contratto con entrambi presenti, per evitare fraintendimenti. Predisponiamo una proiezione di costo, comprendendo il contratto, i contributi da pagare e la quota che ci spetta per l’assistenza. Poi procediamo con l’assunzione tramite il consulente del lavoro. Quindi prendiamo in carico il rapporto: prepariamo, mese per mese, le buste paga, le mav trimestrali per i contributi, la gestione dei cosiddetti eventi straordinari quali riposi o extra. Le buste paga vengono inviate mensilmente in modo automatico in posta elettronica: il datore si trova la busta nella sua casella e per qualsiasi problema può chiamarci. Il sistema è studiato per perdere meno tempo possibile: se tutto funziona, ci incontriamo fisicamente una sola volta, all’atto dell’assunzione, e poi tutto si svolge in via telematica”. Un servizio ben gestito e completo, che tutela entrambe le parti, i datori dal rischio vertenze, sempre in agguato, i lavoratori da condizioni che non siano in linea con quanto previsto dal contratto nazionale.
Ma non finisce qui. Cos’altro prevedete per i vostri assistiti in tema di colf e badanti? “Ci sono i servizi correlati – aggiunge Antonella Costantini –. La dichiarazione dei redditi del datore e del lavoratore, che permette di procedere a tutte le deduzioni previste dall’assunzione di un lavoratore domestico. Ovviamente riconosciamo sconti sulle tariffe. Stiamo poi gestendo la sanatoria, prendendo in carico i rapporti di lavoro, compilando l’Isee di datore e lavoratore, procedendo alle pratiche per la successione nel caso in cui si tratti dell’assunzione di una badante e sopraggiunga la morte dell’assistito. È un servizio che abbraccia tutti i bisogni della famiglia”.