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Raffaele ci lascia presto, troppo presto e la Filcams sarà diversa, come diversa e migliore è stata grazie a lui, alla sua genialità, creatività e professionalità.
È entrato in punta di piedi da delegato di Zara, per poi diventare pilastro della comunicazione della Filcams Cgil Roma Lazio e della Filcams Cgil Nazionale testimoniando forte senso di appartenenza ai valori della Cgil.
È stato protagonista, nelle retrovie, delle migliori campagne, manifestazioni, congressi di categoria, nonché punto fermo del coordinamento dei comunicatori di categoria, dove ha svolto un ruolo centrale nello sviluppo di quella che sarà poi la nuova linea comunicativa della Filcams.
Dalla campagna congressuale Collettiva, la prima nella storia della Cgil, coordinata tra tutte le strutture regionali e territoriali della Filcams nel 2018, a Backstage, Turismo sottosopra, La Festa non si vende e tante innumerevoli immagini che ci hanno fatto sorridere, ci hanno colpito e illuminato.
“Io sono antifascista” il papavero rosso che ha accompagnato le manifestazioni Filcams insieme a “Resistiamo da sempre”, lo striscione di oltre 8 metri “Conad persone trattate come cose” steso sulla scalinata di Piazza di Spagna.
I cartelli “Attento Fascio” con la protagonista del film di Un sacco bello distribuiti dopo l’attacco alla sede della Cgil. Le tante grafiche de La Festa non si vende, ironiche e irriverenti: l’uovo con la muffa, la grotta della Resurrezione, l’albero di Natale, spoglio, degli addetti del commercio obbligati a lavorare nei festivi che ha impazzato sul web.
Ma anche il logo dell’ufficio vertenze di Via Buonarroti, il logo della Filcams con i colori del pride, le illustrazioni per il 25 aprile e per la Giornata della Memoria. E per le tante idee che è riuscito a concretizzare, ce ne sono migliaia lanciate e condivise come un fiume in piena, che non hanno avuto tempo di esprimersi.
Sarebbe riduttivo, però, identificare Raffaele con la sua straordinaria capacità di comunicare attraverso immagini e disegni. Sui suoi profili social, Bafefit, il suo alter ego artista, ci ha regalato disegni e illustrazioni perché “disegnare è l'unica cosa che so fare”.
“Su questo, caro Raffa, non siamo mai statə d’accordo”, scrive bene la Filcams Cgil Roma Lazio devastata da una scomparsa inaspettata e ingiusta. Le compagne e i compagni lo ricordano con un video, in cui la sua potente mano, salda e decisa, disegnava con quel raro estro creativo che ha dimostrato, ma lo ricordano soprattutto come militante, generoso e impegnato: un sindacalista orgoglioso della sua Filcams, della Cgil.
Raffaele ha contribuito a cambiare e far evolvere la comunicazione sindacale, anche sui social, osando, ironizzando su temi che mai nessuno prima aveva pensato di semplificare.
Irriverente, a volte, ma sempre efficace, ha rotto un tabù, ribaltato la visione verso un sindacato più dinamico e fresco, partecipando attivamente anche al dibattito politico in difesa del lavoro, delle donne, della pace, della democrazia, della Costituzione e dei diritti della comunità LGBTQIA+.
In ultimo anche condividendo con le giuste parole ed emozioni un male difficile, ma tanto comune.
Ci lascia presto, troppo presto, perché avevamo tanto da fare insieme.
Una bella anima artista, che amava le piante e accompagnava i cani anziani nell’ultimo periodo di vita.
I suoi post geniali e i suoi abbracci avvolgenti rimarranno impressi in migliaia di compagnə, delegatə e amici che hanno avuto l’immenso onore di incontrarlo sulla propria strada.
“Le persone capitano per caso nella nostra vita, ma non a caso”, diceva Alda Merini.
Tu, Caro Raf, sei entrato nella vita della Filcams, di ognuno di noi e ci lasci, per sempre, un bel tratto disegnato con la tua biro.
Il 15 giugno la Filcams Cgil Nazionale dedicherà a Raffaele la partecipazione della categoria al Pride di Roma: “Io non mi sento diverso, mi sento unico”.