La Cgil del Veneto aderisce allo sciopero mondiale di domani per il clima dichiarandosi vicina agli studenti del pianeta e impegnandosi a tutti i livelli per cambiare radicalmente il modello di produzione e di consumo. “Le conoscenze e le tecnologie per tagliare drasticamente le emissioni di CO2 esistono già – osserva il segretario generale della Cgil veneta, Christian Ferrari - ma manca la volontà politica di fare una scelta per il futuro, definendo le misure strutturali necessarie per una giusta transizione verso una società a emissioni zero".
"Gli stessi eventi tragici che hanno colpito la nostra regione mettono in evidenza la gravità della situazione e ci inducono a fare nostro il monito lanciato dal Presidente Mattarella in occasione della sua visita in Veneto - aggiunge il sindacalista -. Abbiamo solo undici anni per rendere il nostro modello sostenibile dal punto di vista climatico e sociale. E’ un problema globale e, a fronte dell’inerzia dei governi, anche con l’iniziativa di domani vogliamo contribuire a rendere più forte un movimento per la giustizia climatica che costringa la politica a intraprendere le azioni necessarie".
"Ciò non ci esime dal fare, anche a livello locale, piccoli ma importanti passi in questa direzione. Il Veneto è una delle regioni con l’aria più irrespirabile d’Europa, con il maggior consumo di suolo, con fenomeni gravi di inquinamento come quello da Pfas. Opereremo - conclude Ferrari - per indurre tutte le forze della regione (istituzioni in testa) a convergere verso una nuova impostazione e promuovere un nuovo modello di sviluppo fondato sulla salvaguardia ambientale e territoriale”