“Proprio nella giornata di ieri (29 agosto, ndr) abbiamo espresso la nostra soddisfazione per lo stop al piano sgomberi, pensando che finalmente la ragionevolezza e il buon senso istituzionale avessero prevalso. Prefettura, Regione Lazio e Campidoglio hanno infatti deciso di sospendere gli sgomberi calendarizzati, tra cui quelli di viale del Caravaggio e via Tempesta, previsti per i mesi di agosto e settembre. Nella stessa giornata, tuttavia, un altro spazio occupato nel quartiere di Cinecittà, la Casa delle donne Lucha y Siesta, centro antiviolenza che da anni dà rifugio a 15 donne e 7 bambini, riceveva una lettera da parte di Comune, Atac e Tribunale con cui si intimava l'immediato sgombero dello stabile e si comunicava l'interruzione delle utenze per il 15 settembre”. Così, in una nota, la Cgil di roma e del Lazio.
“È vero che l’immobile, di proprietà di Atac, se venduto concorrerebbe al risanamento dell'azienda capitolina dei trasporti – continua la nota – ma non è accettabile che da un giorno all’altro il Comune adotti una posizione così contraddittoria sulla questione degli sgomberi. Chiediamo all’amministrazione comunale di intervenire affinché non vengano messi in atto lo sgombero e il distacco delle utenze e che venga riconosciuta la funzione sociale, aggregante, di promozione culturale e di accoglienza delle donne vittime di violenza, svolta dal centro di Lucha y Siesta non solo per il quartiere di Cinecittà ma per l'intera città di Roma”.