“Lascia sconcertati ancora una volta la confusione che contraddistingue l’azione del governo gialloverde. Nelle scorse settimane l’assurdo congelamento di opere già finanziate e in molti casi già appaltate, per oltre due miliardi di euro nel Mezzogiorno e con una incidenza in Puglia di 550 milioni. Oggi l’indegno spettacolo di emendamenti notturni presentati dalla Lega e avallati da esponenti dei Cinquestelle, che prevederebbero per la programmazione 2021-2027 una diversa modalità di erogazione delle risorse del Fondo coesione e sviluppo”. E’ quanto afferma il segretario generale della Cgil Puglia, Pino Gesmundo.
“Nulla si dice circa l’entità delle risorse, se saranno mantenuti gli attuali 63 miliardi per sette anni, nulla sulle modalità di erogazione e soprattutto non è chiaro se verrà mantenuta la proporzione che assegna l’80 per cento al Mezzogiorno e il restane 20 alle regioni del Centro Nord”.
“Poiché la Lega non è nuova a tentativi di scippo di risorse destinate al Sud – da Tremonti fino all’ultima Legge finanziaria – non possiamo che esprimere forte preoccupazione. Se è questa l’irritazione della ministra per il Sud, Barbara Lezzi, la condividiamo, assicurando che a partire dalla manifestazione unitaria nazionale di sabato 22 a Reggio Calabria, e con le iniziative che seguiranno, non consentiremo una ulteriore violazione della solidarietà versa questa nostra parte di Paese. E ci batteremo perché al Mezzogiorno vengano anzi concesse maggiori risorse e si aprano finalmente i cantieri, affinché lo sviluppo non sia solo uno slogan ma un impegno costante”.
“Ma allo stesso tempo – conclude il segretario generale Gesmundo – servono sì più risorse ma anche una strategia e un coordinamento degli interventi che deve vedere necessariamente un dialogo e una sinergia tra il Governo, tramite il ministero per il Sud, e le regioni meridionali, che auspichiamo si costituiscano finalmente in coordinamento”.