PHOTO
“La ripresa dei contagi, anche in Puglia, è un allarme che non va sottovalutato. Ci sentiamo di rivolgere un appello a tutti i turisti che affollano le spiagge e le città della nostra Regione: continuiamo ad applicare tutte le misure preventive e rispettiamo chi sta lavorando per far sì che le nostre vacanze e il nostro tempo libero trascorrano nel miglior modo possibile”. È quanto afferma, alla vigilia di Ferragosto, il segretario generale della Cgil Puglia, Pino Gesmundo.
“La nostra richiesta è estesa ai datori di lavoro: evitare il più possibile assembramenti, pensiamo ai centri storici, a bar e ristoranti: vanno rispettate le indicazioni del Governo e della Regione, sull’uso delle mascherine e ogni altro strumento di prevenzione, a tutela di chi lavora ed inevitabilmente entra in contatto ogni giorno con centinaia di persone. Siamo ben felici per gli operatori che la stagione estiva abbia avuto segnali confortanti rispetto alle previsioni più nere di giugno, ma la speranza è che non si pensi di poter incamerare il più possibile aggirando le norme”, continua il dirigente sindacale.
Ulteriore maggior rispetto “per chi non ha mai smesso di lavorare, anche durante il lockdown e nel pieno della pandemia. Cito una categoria per tutte, quella che opera nella grande distribuzione, costretta anche all’ingrato compito di richiamare al rispetto delle norme i clienti che sottovalutano i rischi ancora presenti, magari apostrofando in malo modo il lavoratore di turno. E sarebbe stata una scelta saggia emanare un’ordinanza regionale per imporre la chiusura almeno il 15 agosto, permettendo a chi lavora di trascorrere serenamente e in famiglia questo giorno di festa”, aggiunge il sindacalista.
Tutto questo, “per il rispetto della salute individuale e collettiva, ma anche perché se dovesse riesplodere la diffusione del virus, da imporre nuovamente chiusure e blocchi alle attività produttive, il Paese e la nostra economia rischierebbero di sprofondare verso una deriva difficilmente arrestabile. Stiamo faticosamente risalendo la china, studiando tutte le misure necessarie per rimettere in moto l’economia del Paese e rafforzare quella del Mezzogiorno. Un sacrificio già pagato a caro prezzo da imprese e soprattutto lavoratori, e uno sforzo che non vanno resi vani. Per questo, serve consapevolezza parte di tutti. Rispettando chi lavora, si difende anche se stessi dal contagio e ci si assume una responsabilità sociale”, conclude l'esponente Cgil.