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“Si è avviato il confronto con il ministro Provenzano sulla definizione dell’accordo di Partenariato, che conterrà le priorità politiche del nostro Paese nell’utilizzo dei Fondi strutturali europei dal 2021 al 2027 nell’ambito della strategia più generale di intervento delle politiche di coesione e per il Mezzogiorno”. Così in una nota il segretario confederale della Cgil, Giuseppe Massafra.
Tre sono i fattori che la Cgil ha messo in evidenza: “Innanzitutto - spiega il dirigente sindacale -, la necessità improrogabile di un maggior coinvolgimento delle organizzazioni del mondo del lavoro nella programmazione e attuazione di politiche, obiettivi e interventi, come soggetti attivi e portatori di interessi. Inoltre, occorre valorizzare i territori per sostenere concretamente la realizzazione di un nuovo modello di sviluppo".
"Non bastano interventi di incentivazione, servono investimenti per aumentare la competitività del sistema industriale nazionale, per sostenere la crescita di filiere e settori strategici, anche in funzione del miglioramento delle condizioni socio-economiche di specifiche aree territoriali. Deve essere centrale il tema dell’occupazione di qualità: crescita, competitività e innovazione non esistano senza stabilità contrattuale, sicurezza, formazione permanente, in particolare in relazione ai giovani e alle donne”, rileva il sindacalista.
“L’occasione che si presenta al Paese per affrontare adeguatamente il divario strutturale che lo caratterizza non può essere sprecata. Condividiamo la proposta del ministro di programmare politiche e interventi impiegando le diverse fonti di finanziamento - ordinarie, del Recovery fund, dei Fondi strutturali - in modo unitario e integrato per disegnare un grande piano di investimento sulle politiche di coesione e per il Sud”, conclude l'esponente Cgil.