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“Esprimiamo tutta la nostra soddisfazione per un pronunciamento chiaro che dà piena operatività ad uno strumento che si è rivelato assai importante nella lotta contro il fenomeno delle infiltrazioni mafiose nell’economia e in particolare nel sistema degli appalti”. Così, in una nota, la Cgil nazionale commenta la sentenza con cui la Corte Costituzionale considera legittima l’adozione della misura interdittiva antimafia nei confronti di imprese private.
“La sentenza – spiega la Confederazione – rigettando le tesi del Tribunale di Palermo, ripristina uno strumento importante nel contrasto alle mafie: la possibilità che il Prefetto possa intervenire con una azione interdittiva nei confronti di una azienda infiltrata dalla criminalità organizzata. Tale strumento del tutto legittimo – conclude, citando la sentenza – è giustificato ‘dall’estrema pericolosità del fenomeno mafioso e dal rischio di una lesione della concorrenza e della stessa dignità e libertà umana’”.