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“Sono 140 mila gli ettari di bosco e vegetazione andati in fumo a causa degli incendi di queste settimane. Il corrispettivo di 5 città metropolitane. Una catastrofe annunciata che ha messo, ancora una volta, a dura prova la macchina dei soccorsi, in particolare quella dei vigili del fuoco, impegnati nelle operazioni di soccorso con uomini, attrezzature, mezzi aerei e terrestri. Una situazione nella maggior parte dei casi insostenibile, con le donne e gli uomini del Corpo esausti per fronteggiare i numerosissimi incendi, con turni di lavoro prolungati e massacranti, sia per le temperature in gioco sia per le limitate risorse umane a disposizione”. A denunciarlo sono la Fp Cgil, Fns Cisl e la Confsal Vigili del fuoco; che rivendicano: “Servono 40.000 unità operative e 5.000 unità tecnico professionali, serve dar seguito al monito lanciato dal Presidente del Consiglio Mario Draghi e da alcuni esponenti della politica. Siamo la componente fondamentale del sistema di Protezione Civile, ma siamo in pochi e il cittadino da noi si aspetta sempre il massimo risultato, anche quando la scarsità delle risorse in gioco non lo permette”.
“A settembre - affermano Mauro Giulianella, coordinatore nazionale Fp Cgil Vvf; Massimo Vespia, segretario generale Fns Cisl; e Franco Giancarlo, segretario generale Confsal Vvf - con la ripresa delle attività, il rinnovo del contratto di lavoro sarà lo strumento per ripagare in parte il personale del Corpo degli sforzi fatti. Lo faremo garantendo loro la giusta valorizzazione economica e professionale, anche in termini previdenziali, condizione che ci vede in forte ritardo rispetto agli altri Corpi dello Stato”.
Inoltre, proseguono, “saremo pronti a rilanciare la vertenza sulle indispensabili assunzioni, necessità non più rinviabile, scendendo anche in piazza se necessario. Ogni anno gli italiani piangono la perdita di vite umane, del patrimonio faunistico, di quello boschivo senza contare quello legato alla perdita dei sacrifici fatti per una vita. La causa è sempre la stessa: la scarsa attenzione nella previsione e nella prevenzione degli eventi. Per questo oltre alle assunzioni a tempo indeterminato servirà dare concretezza agli investimenti economici stanziati per fronteggiare gli eventi. Oggi sono stati gli incendi di bosco e vegetazione, domani saranno le alluvioni. Siamo stanchi di vedere sempre lo stesso film che ciclicamente ci viene riproposto, il governo risponda e dia fattiva concretezza alle tante belle parole spese durante questa emergenza incendi”, concludono.