“La mancata assunzione d'impegni e di una programmazione industriale da parte dello Stato centrale associati, a un Pil sotto lo zero, rendono difficile se non impossibile la vivibilità nella nostra regione. Il deficit registrato dalle anticipazioni del rapporto Svimez 2019 su diritti fondamentali di cittadinanza, come sicurezza, istruzione, idoneità dei sevizi sanitari e di cura, evidenzia come le scelte dell'attuale governo, in tema di autonomia differenziata, creeranno per il Mezzogiorno e la Campania una frattura economica e sociale non più recuperabile”. A dirlo, il segretario generale Cgil Campania, Nicola Ricci, commentando le anticipazioni al rapporto Svimez 2019.
“La dimostrazione plastica – evidenzia il dirigente sindacale – sta nel divario occupazionale tra Nord e Sud, che fa registrare la perdita di circa tre milioni di posti di lavoro. Di questi, la metà riguardano figure altamente professionalizzate e con titoli di studio elevati. Ad aggravare il quadro, c’è poi l’impostazione che questo governo vuole dare ai diritti fondamentali dei cittadini, considerandoli a geometria variabile, ignorando la necessità di offrire uguali diritti e tutele per tutti, ma legandoli al luogo di nascita o di residenza. Numeri e posizioni che non possiamo accettare e che unitariamente stiamo contrastando attraverso la mobilitazione e le proposte che sono state messe sul tavolo del confronto, sia a livello nazionale che regionale, e sulle quali chiediamo un confronto costruttivo con tutti i livelli istituzionali. La Campania non può essere lasciata al proprio destino”.