“La crisi economico-finanziaria, scoppiata nel 2008, continua a dispiegare ancora oggi i suoi effetti negativi. A più di dieci anni di distanza, la Campania, così come il resto del Mezzogiorno, non registrano dati confortanti per quanto riguarda la crescita occupazionale ed economica. L’occupazione ha subito una flessione del 2,1%, con diverse decine di migliaia di posti di lavoro perduti, soprattutto nei settori dell’industria e dell’edilizia. Ancora più scoraggianti sono i dati sulla disoccupazione giovanile, con una crescita drammatica di oltre il 50%, nella fascia di età che va dai 15 ai 24 anni, mentre il 60% delle donne, nella nostra regione, non ha un lavoro regolare e ben retribuito. In Campania una persona su 4 è povera e sono circa 100 mila i giovani che, negli ultimi dieci anni, hanno lasciato le regioni meridionali”. Queste, alcune delle premesse che aprono il documento unitario di Cgil, Cisl e Uil della Campania, con le proposte dei sindacati per la crescita e lo sviluppo della regione.
Nelle ventisei pagine del documento unitario, consegnato al presidente della Regione, Vincenzo De Luca, Cgil, Cisl e Uil Campania declinano, paragrafo per paragrafo, tutti i settori in cui intervenire, dalla necessità della legalità sui nostri territori al settore industria; dai trasporti alla sanità, passando per il turismo e il commercio; dall’emergenza ambientale fino agli appalti pubblici e al buon utilizzo delle risorse europee; dalla stabilizzazione dei Lsu alla vertenza dei lavoratori forestali, dal welfare alle politiche di accoglienza e quelle a sostegno della fasce più deboli, senza dimenticare la discussione sull’autonomia differenziata.
Non è una semplice analisi o critica tout court, quella che hanno messo, nero su bianco, i confederali della Campania, ma un percorso ben delineato, con aree specifiche di intervento e proposte definite. Un percorso da condividere con la Regione, ma anche con i rappresentanti delle associazioni datoriali, affinché, con un dialogo costruttivo tra le parti e con le responsabilità di ciascun soggetto si possano mettere in campo quelle azioni mirate e volte ad un reale sviluppo della Campania.
“Valuteremo l’esito del confronto – affermano Nicola Ricci, Doriana Buonavita e Giovanni Sgambati, rispettivamente segretari generali di Cgil, Cisl e Uil Campania –. Ci auguriamo che ci siano punti di convergenza e reale condivisione delle nostre proposte; nel caso contrario, costruiremo un percorso di mobilitazione per sostenere le ragione del lavoro, dello sviluppo e della crescita della Campania”.