"Trovo singolari le affermazioni dell’assessore regionale all’Ambiente, Gianni Rosa, il quale ritiene che la prerogativa del confronto con Total sulle politiche di sviluppo e soprattutto sugli investimenti per costruire chiare azioni che creino occupazione in settori alternativi all’attività estrattiva, sia sua esclusiva prerogativa, in una trattativa dai contorni poco chiari, le cui risultanze sembrano risibili, vista la portata degli investimenti: 50 milioni in quindici anni". Così il segretario generale Cgil Basilicata, Angelo Summa.
"Oltre al merito del risultato, che non dà alcuna prospettiva di sviluppo per la Basilicata, il fatto grave rimane quello di una visione privatistica delle istituzioni. Le questioni che attengono al petrolio e allo sviluppo della nostra regione sono di tale rilevanza e di impatto che avrebbero dovuto richiedere ben altra modalità di confronto e partecipazione", prosegue il dirigente sindacale.
"Troppa fretta e soprattutto tanta chiusura al confronto da parte della giunta, che ha sottratto una decisione così importante per il futuro dei lucani del necessario confronto: è il momento di superare le logiche degli interessi di qualcuno, e di tracciare le linee di un nuovo modello economico e sociale per le future generazioni. Il governo regionale faccia la sua parte nella direzione della sostenibilità ambientale e con questo intendiamo, ancora una volta, transizione energetica ed economia verde", conclude il sindacalista.