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La sera del 25 Aprile, poco prima delle 23, “al termine di un'altra edizione particolarmente intensa della festa della Liberazione, un gruppo di malviventi ha aggredito una nostra dipendente e un collaboratore, rubando l'incasso dell'intera giornata di festa”. Lo rende noto la Casa Cervi, a Gattatico in provincia di Reggio Emilia, simbolo della Resistenza, visitata ieri da circa 10.000 presenze in occasione del 25 Aprile. Proprio alla Casa Cervi il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, aveva dato il via alla campagna per i referendum del sindacato.
Secondo la ricostruzione, l’aggressione si è verificata nel parcheggio: quattro persone con il volto coperto hanno spruzzato dello spray urticante al peperoncino sull’uomo e la donna che stavano trasportando le cassette metalliche con i proventi delle vendite di cibo e bevande della giornata, per poi fuggire attraverso i campi. Si stima un furto di circa 90.000 euro. Sull’episodio indagano i carabinieri.
“Uno schiaffo a tutto il popolo di Casa Cervi”. Così la presidente dell'Istituto Cervi, Albertina Soliani, che aggiunge: “Questa casa continua ad essere nel mirino: 80 anni fa incendiata dai fascisti, oggi bersaglio di questa aggressione”.
Tutta l'Anpi “esprime massima e appassionata solidarietà a Casa Cervi, all'Istituto Alcide Cervi, alla sua presidente Albertina Soliani, nonché nostra vice presidente nazionale, e al personale aggredito, per il furto di tutto il ricavato della grande festa popolare del 25 aprile - a cui hanno partecipato migliaia di persone - avvenuto ieri”. Lo ha detto il presidente nazionale Gianfranco Pagliarulo.
“Un fatto gravissimo, per cui auspichiamo - ha continuato - l’immediata individuazione degli autori e la loro assicurazione alla giustizia”. Casa Cervi “è un luogo fondamentale per la memoria e la cultura antifascista, e nessuno deve osare violarlo e colpirlo criminalmente”.