“Da oggi abbiamo un punto fermo nel nostro lavoro di docenti ed educatori: ci dirigeremo nella direzione esattamente opposta a quanto ci indica”. E’ una delle frasi iniziali della lettera del professor Giancarlo Burghi, docente di filosofia e storia al Liceo Tasso di Roma, indirizzata al ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, in riferimento alle linee guida emanate per l’insegnamento dell’Educazione civica.
Una lettera che illustra puntualmente i rilievi del professore, il quale nel podcast ci spiega i motivi e i fondamenti della sua iniziativa che sta avendo eco e vede manifestazioni di accordo e solidarietà provenire da ambienti non solamente scolastici.
Non è mancata una prima reazione dell’Ufficio scolastico regionale per il Lazio che prende le distanze dalle affermazioni del professor Giancarlo Burghi che, secondo l’Usr, "con toni neanche troppo velatamente sarcastici, fornisce una lettura distorta delle nuove linee guida per l'Educazione civica. Sorprendono le invettive di paventate derive antidemocratiche e autoritarie che evidenziano una lettura ideologica, faziosa e certamente distorta di un documento che ispira ai valori della democrazia, del rispetto, della giustizia e che si incardina saldamente ai principi fondamenti della nostra Costituzione". Una posizione che certo non sorprenderà nè scoraggerà tutti coloro che sentono di potere sottoscrivere quanto affermato dal professor Burghi.