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La pandemia da Covid-19 si ripercuote anche sul caro-vacanze, complici il timore degli operatori del settore che si verificasse un alto calo di presenze nelle località di villeggiatura e l’apertura ritardata delle strutture. Lo testimoniano i dati dell’Osservatorio nazionale Federconsumatori che, nel consueto monitoraggio sui prezzi dei servizi balneari, ha registrato per quest’anno un aumento medio dei costi del 12% rispetto al 2019 e a innalzare la media sono soprattutto gli abbonamenti mensili e giornalieri. Sono invece ancora una minoranza limitata i gestori degli stabilimenti che hanno lasciato invariati i costi.
Per coloro che vogliono usare particolari precauzioni per evitare il contagio non sono mancate proposte creative e la creatività si paga: uno spazioso gazebo costa in media 65 euro al giorno, il maxi ombrellone 20 euro e il lettone matrimoniale, invece del classico lettino, 26.5 euro. A causa delle norme anti-Covid sono invece venuti meno alcuni servizi in voga negli ultimi anni, come il consulente per l’abbronzatura, mentre si riduce la possibilità di pranzare nel luogo di ristoro dello stabilimento, dove i posti a sedere si sono ridotti
Federconsumatori analizza anche le modalità di spostamento per raggiungere i litorali, verificando che oltre l’88% dei bagnanti ora si sposta con un mezzo proprio, sia esso moto o auto. Non manca un’analisi della qualità e della distribuzione dei flussi, che, al diminuire delle classiche lunghe vacanze, vede crescere esponenzialmente il numero di persone che si riversa la fine settimana sui litorali più o meno vicini a casa, con l’esito di un affollamento delle spiagge superiore al consueto. Da qui i consigli che l’associazione di difesa dei consumatori pubblica sul suo sito web, per ricordare cosa implica il distanziamento e per aiutare gli italiani a non spendere più del dovuto.
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