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"Il 68,87 per cento dei pensionati campani percepisce un reddito inferiore ai 1000 euro mensili. La nostra regione si colloca al dodicesimo posto per reddito medio annuo con 17.810 euro. Per quanto riguarda le aree metropolitane, Napoli ha un reddito medio di 21.668 euro, con una forbice che va dai 47.313 euro per le fasce più agiate ai 13.866 euro per le fasce più in difficoltà. L'aspettativa di vita in Campania è la più bassa del Paese: gli uomini vivono in media 78,4 anni, le donne 83,3. Entrambi gli indicatori ci pongono all'ultimo posto nella classifica nazionale. Una situazione aggravata anche da una cronica carenza di servizi sociali".
Sono questi alcuni dati della ricerca realizzata dallo Spi Cgil Campania Napoli sulla condizione degli anziani e sulla situazione pensionistica regionale che sarà presentata alla stampa ieri mattina (lunedì 27 settembre) alle ore 11 nella sede del sindacato pensionati Cgil in via Duomo 296 a Napoli. All'incontro con i giornalisti parteciperanno il segretario generale dello Spi Cgil Campania Napoli, Franco Tavella ed i segretari Giovanni Nughes e Alfonso Viola.
"Lo studio - spiega Franco Tavella - mette a confronto i dati campani con quelli nazionali e di altre regioni e territori che ha lo scopo non solo di fotografare la situazione in atto ma, anche e soprattutto, di allargare la discussione ed il confronto in sede politica ed istituzionale ai vari livelli sulla situazione strutturale dell’economia campana e sulla condizione socio-economica".
La ricerca sarà al centro del convegno promosso dallo Spi per oggi, martedì 28 settembre, alle ore 9,30 al Mav di Ercolano sul tema "Dalle difficoltà alle opportunità. Next Generation EU: la grande occasione per un nuovo Mezzogiorno", al quale prenderanno parte Franco Tavella, segretario generale Spi Cgil Campania Napoli, Nicola Ricci, segretario generale Cgil Napoli Campania e Ivan Pedretti, segretario generale Spi Cgil nazionale.