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Sono partiti lo scorso 4 luglio dall'aeroporto dello Stretto a Reggio Calabria per arrivare oggi, 10 luglio, a Caulonia Marina, dopo sei giorni di cammino a piedi per centocinquanta chilometri nel Sud della Calabria, facendo tappa a Lazzaro, Bova Marina, Brancaleone, Bianco, Siderno e Roccella. L'hanno chiamata “la lunga marcia” della Filt Cgil della Calabria, un viaggio attraverso il quale il sindacato dei trasporti ha voluto denunciare, anche con proposte concrete, lo stato drammatico in cui versa il settore dei trasporti calabrese.
La marcia si concluderà stasera, nell’anfiteatro sul lungomare di Caulonia, alle ore 21, con un'iniziativa alla quale parteciperanno il segretario nazionale Filt-Cgil Stefano Malorgio, i dirigenti sindacali Cgil e Filt Nino Costantino, Angelo Sposato, Gregorio Pititto e Giuseppe Valentino, il sindaco di Caulonia Katy Belcastro, il giornalista Michele Albanese e il presidente della Commissione regionale antimafia Arturo Bova.
Durante il suo percorso il gruppo di camminatori della Filt Cgil calabrese ha incontrato tante persone e anche tanti sindaci: “A loro abbiamo chiesto un patto di unità d'azione per tentare di arginare le politiche dannose di questo governo, che penalizzano il trasporto pubblico locale tagliando risorse, solo in Calabria 13 milioni di euro, e mettendo in ginocchio interi territori”, ha spiegato ai microfoni di Radioarticolo1 Nino Costantino, segretario generale della Filt Cgil calabrese. “Noi al contrario dei tagli chiediamo investimenti – ha aggiunto – come quello sull'alta velocità, anche se dovessero volerci 20 anni per realizzarla, perché la Calabria ha diritto ad essere una regione moderna e avanzata come le altre. D'altronde – ha concluso il sindacalista – un treno non cammina se le carrozze in fondo sono frenate, il paese riparte tutto insieme o non riparte”.